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Stellantis, oggi vertice a Torino: prime aperture del governo, ma su Melfi la politica litiga

Una questione in aggiornamento costante quella relativa alla situazione di Stellantis e dei suoi stabilimenti in Italia ed oggi appuntamento cruciale.

Stabilimento Stellantis di Melfi

 

Alle 16 di oggi 15 aprile 2021 sono previsti ben due summit sul Stellantis e sugli stabilimenti italiani sul cui futuro c’è più di qualche preoccupazione. Gli incontri sono stati messi in calendario da tempo dopo le continue richieste dei sindacati e sarà proprio tra i vertici del Gruppo e le parti sociali che gli incontri di oggi potrebbero fare luce sui dubbi che attanagliano tutti gli stabilimenti italiani di Stellantis, soprattutto quello ex FCA di Melfi in Basilicata.

I vertici di oggi saranno due, con il primo generale su tutta la situazione di tutte le fabbriche italiane del Gruppo, mentre il secondo sarà specifico per lo stabilimento di località San Nicola di Melfi.

Nel frattempo proprio dalla Basilicata arrivano notizie di Consigli Regionali saltati per il mancato numero legale dei partecipanti e di polemiche politiche che dimostrano come la situazione a Melfi sia tutt’altro che tranquilla. Ecco gli ultimi aggiornamenti sulla situazione Stellantis in vista degli incontri odierni.

I sindacati oggi chiederanno chiarimenti a Stellantis

“Melfi non si tocca. Non disposti a perdere nessun posto di lavoro. Al consiglio comunale di Melfi assunti impegni importanti. All’incontro del 15 aprile ci aspettiamo risposte”, questo in sintesi un appello della Fiom, sindacato dei metalmeccanici che sarà presente al vertice di oggi.

Le preoccupazioni dei lavoratori sono alla base delle richieste dei sindacati perché soprattutto la situazione relativa all’area assemblaggio dello stabilimento ed all’area appalto e logistica sono quelle più delicate in base alle paventate ipotesi di riorganizzazione dello stabilimento di Melfi e di taglio alle linee produttive.

Sul sito di informazione locale “Sassilive.it” c’è una nota integrale di Fiom Basilicata che lascia poco spazio all’immaginazione e segna i punti dolenti dello stabilimento ex FCA. Ciò che si mette in luce è che il piano industriale del Gruppo non è arrivato ancora ed è in considerevole ritardo e nonostante da tempo i vertici di Stellantis continuano a gettare acqua sul fuoco sottolineando come non ci saranno posti di lavoro perduti, la preoccupazione è largamente diffusa e ciò che è successo a ISCOT,  dove sono stati fatti fuori 50 lavoratori dai cicli produttivi con un richiamo alla cassa integrazione per gli altri 183 addetti è eloquente.

Per questo Fiom chiede che oggi al summit venga fatta chiarezza perché i nodi restano sempre quelli di cui Fiom e le altre parti sociali parlano da settimane e che riguardano “il continuo ricorso agli ammortizzatori sociali, la mancata partenza del terzo turno sulla linea Compass/Ibride e gli ipotizzati interventi strutturali sulla riduzione della capacità installata nello stabilimento Stellantis di Melfi”.  È questa una parte integrante della nota di Fiom che reputa positivo il Consiglio Comunale aperto di Melfi del 13 aprile scorso, un Consiglio Comunale propedeutico ai summit di oggi a Torino.

“Dalla lunga e qualificata discussione emerge con chiarezza la necessità di confermare la centralità dello stabilimento di Melfi e di tutto il sistema di fornitura e logistica tramite il coinvolgimento delle Regioni limitrofe da cui provengono numerosi lavoratori, una visione di prospettiva tesa al recupero di una parte dei costi industriali messi sul tavolo dal nuovo amministratore delegato Tavares. Nel frattempo, per affrontare la contingenza, tutti i presenti per parte politica si sono impegnati a interloquire con il Governo nazionale al fine di scongiurare le ipotesi di ridimensionamento dell’area industriale più grande della Basilicata”, questo ciò che si legge nella nota della Fiom che ha richiamato al Consiglio Comunale di Melfi a cui hanno partecipato molti sindaci di molti Comuni lucani, una componente importante dei vertici amministrativi regionali e alcuni parlamentari lucani.

Ciò che serve è che il governo italiano si avvicini a Stellantis e che si faccia carico delle esigenze dei lavoratori, anche perché se è vero che arrivano i soldi del Recovery Fund, occorre destinare parte di queste ingenti risorse dei fondi europei e del programma Next Generation EU ad innalzare la competitività delle fabbriche italiane.

Il governo inizia ad aprire alle istanze dei lavoratori degli stabilimenti

Come dicevamo, al Consiglio Comunale hanno partecipato consiglieri regionali e sindaci dei Comuni lucani, con una partecipazione trasversale da destra a sinistra. E da tutti è partito l’impegno a fare muro contro ogni ipotesi di tagli a produzioni e occupazione a Melfi. Un impegno che tutte le componenti politiche hanno manifestatamente preso.

“Fronte comune contro ogni ipotesi di riduzione dell’impatto occupazionale della presenza di Stellantis in Basilicata. È stata una giornata importante, ieri, per il futuro dello stabilimento Stellantis di Melfi. Era per noi doveroso partecipare al consiglio comunale aperto nella città federiciana e ribadire che faremo ogni sforzo affinché lo stabilimento Stellantis continui ad essere presidio produttivo trainante dell’intero Mezzogiorno” queste per esempio le parole di Luca Braia e Mario Polese, i due consiglieri regionali di Italia Viva. E da Italia Viva c’è la conferma che ilo Ministro Giorgetti ha aperto ad approfondire l’argomento.

Proprio da Italia Viva infatti, la deputata Sara Moretto ha prodotto una interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico che ricalca quella che Braia e Polese hanno prodotto in Consiglio Regionale di Basilicata direttamente al Governatore Bardi. Da Italia Viva esce l’impegno a mettere nelle mani della loro Rappresentante alle Infrastrutture del governo, cioè la Vice Ministro Teresa Bellanova, un dossier sulla situazione in Basilicata.

Ma le polemiche della politica non si stemperano, perché aperture e volontà di fare fronte comune si scontrano con alcune polemiche che per esempio sono state prodotte dalla componente del Movimento 5 Stelle in Basilicata.

Dal Movimento 5 Stelle parole dure contro l’Amministrazione Regionale di Basilicata

Carlucci, Leggieri e Perrino, consiglieri grillini in Consiglio Regionale polemizzano  sulla mancanza del numero legale all’ultimo Consiglio Regionale.

 

Su Basilicata24, altro sito di informazione locale, I consiglieri regionali del M5S Basilicata, sottolineano la mancanza del numero legale al Consiglio regionale del 13 aprile, con all’ordine del giorno proprio la questione Stellantis. E nella nota grillina le parole usate sono state pesanti, sinonimo di una situazione che anche politicamente non appare chiara.

“Ennesimo saggio di sciatteria politica nell’ultima seduta di Consiglio Regionale. Una seduta in modalità mista: un terzo in presenza, un terzo in modalità telematica e un terzo presso il consiglio comunale di Melfi. Il tutto orchestrato dalla solita gestione schizofrenica del Presidente del Consiglio Regionale, Carmine Cicala, ormai sempre più in balìa della sua inadeguatezza a ricoprire questo ruolo di garanzia. Ieri, per l’ennesima volta, il numero legale è caduto e non si è potuto procedere con la votazione su una mozione di importanza fondamentale in questo periodo storico: quella sul futuro dello stabilimento automobilistico di Melfi. Un fatto gravissimo la mancanza del convinto impegno dell’intero Consiglio regionale”, queste le dure parole dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle lucano che poi hanno rincarato la dose sottolineando che la loro intenzione era richiedere il “coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti nella massima assise regionale. Ieri pezzi di maggioranza e di opposizione si sono dileguati ed hanno preferito partecipare al Consiglio comunale di Melfi, boicottando la discussione programmata per tempo in Consiglio Regionale. Come vogliamo definire questo comportamento? Scarsa responsabilità o smania di protagonismo lontano da Potenza con le solite liturgie della politica che pensavamo superate?”.

La situazione in Consiglio Regionale in Basilicata non aiuta certo all’unità di intenti per la questione Stellantis e i grillini non hanno mancato di sottolinearlo.

“Per noi la discussione sul futuro di Melfi e del suo indotto non può ritenersi affatto superata. Anzi! C’è in ballo il futuro di migliaia di lavoratori non solo di Melfi, ma dell’intera Basilicata e delle regioni limitrofe. Se qualcuno pensa di poter far campagna elettorale o iniziare passerelle politiche, in vista di appuntamenti elettorali previsti nei prossimi mesi, strumentalizzando un tema così delicato, farebbe meglio a rivedere i propri piani. Sarebbe meglio onorare le istituzioni per cui si è stati eletti anziché optare per operazioni propagandistiche che lasciano il tempo che trovano. Ci auguriamo che venga intrapresa una seria discussione sul futuro dello stabilimento Stellantis in Consiglio regionale, con una gestione dei lavori degna di questo nome e con la presenza di Bardi e di tutta la sua Giunta. C’è bisogno di compattezza. Non servono le affermazioni senza senso di Zullino, dei leghisti allo sbaraglio o la ricerca di visibilità da parte di qualcuno”, così hanno chiuso la loro nota i pentastellati.

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