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Soluzione stragiudiziale Rc auto: più difficile con la bozza di Tabella unica 

Attenzione ai diritti degli automobilisti di difendersi fuori dalle aule giudiziarie

Soluzione stragiudiziale Rc auto

Quando c’è una controversia fra automobilista e assicrazione, abbiamo un consumatore contro un gigante. Preziosa la soluzione stragiudiziale Rc auto: tramite un legale, si cerca di arrivare a un accordo lontano dai tribunali. Così per rendere tutto più veloce e conveniente, a favore del cittadino. Ma adesso c’è un pericolo: la bozza di Tabella unica. Che individua i risarcimenti possibili per chi subisce lesioni gravi in un incidente. La soluzione stragiudiziale Rc auto diverrebbe più difficile se la bozza di Tabella unica fosse approvata.

Soluzione stragiudiziale Rc auto: vale oro

Anche per questo, Massimo Angelo Perrini, responsabile del comitato scientifico dell’Unarca (Unione nazionale avvocati responsabilità civile e assicurativa) dice no alla bozza di Tabella unica. Che ridurrebbe i risarcimenti, introdurrebbe criteri non condivisibili, incrementando i punti di divergenza tra vittime, responsabili ed assicuratori. E allontanerebbe la possibilità di soluzioni stragiudiziali. Come ricorda anche Stefano Mannacio, patrocinatore stragiudiziale di primissimo livello, nonché responsabile Rc auto di Assoutenti.

Attenzione. I contenziosi comportano per le vittime gravi sofferenze, stati di ansia, di stress, sensazioni di impotenza, dilemmi economici. Andrebbero scongiurati innanzitutto in sede di redazione delle norme primarie e secondarie. Risolvere la questione in modo rapido ed equo per il consumatore, fuori dalle aule dei tribunali, è davvero prezioso. Un sacrosanto diritto dell’automobilista.

Ma è vero che la Tabella unica alza i risarcimenti? No, risponde l’Unarca. Trattasi di bufala. In realtà, sino alla soglia dell’85% di invalidità permanente, i valori monetari di base recati dalla Tabella unica risultano inferiori rispetto a quelli, sempre “minimi”, delle tabelle del Tribunale milanese. Che la Cassazione impone di seguire. Di quanto inferiori? in modo significativo (intorno al 10%) in relazione a livelli anche considerevoli di menomazioni.

La verità è ben diversa. Soltanto dopo la soglia dell’85% di invalidità permanente i valori di base della proposta di Tabella unica sono più elevati rispetto ai parametri recati dalle “tabelle milanesi”. Ma occhio: con variazioni significative soltanto fra il 95 e il 100%.

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