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Rivalsa Rc auto ad aprile 2021: quale c’è e quale è sospesa

Massima cautela col caos delle proroghe dovuto all’emergenza sanitaria

Rivalsa Rc auto ad aprile 2021

Con la pandemia, cambiano le regole della rivalsa Rc auto ad aprile 2021. Tutto diventa infido e insidioso. Partiamo dall’inizio. La compagnia ha diritto di rivalsa: può recuperare quanto ha pagato per risarcire i danni provocati dal neopatentato alla guida di una vettura vietata. Può. Si vedrà se lo farà, ma intanto è un suo diritto. Cui corrisponde un dovere dell’automobilista che ha sbagliato.

Il diritto di rivalsa viene esercitato quando? Lo dice il contratto. Libero: ogni assicurazione fa da sé in regime di libero mercato.

  • Dolo del conducente.
  • Dichiarazioni inesatte o reticenti dell’assicurato. Volontarie o no, non conta.
  • Guidatore non abilitato alla guida in base alla normativa vigente.
  • Veicolo soggetto a fermo amministrativo ai sensi dell’art. 214 del Codice della Strada.
  • Partecipazione del veicolo a gare o competizioni sportive.
  • Guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.
  • Auto senza revisione.
  • Guidatore senza patente.

I soldi l’assicurazione li dà al danneggiato: è coperto. Quindi, la compagnia può esigere il denaro dal cliente.

Rivalsa Rc auto ad aprile 2021: la differenza

Cosa cambia con la pandemia? Se viaggi con patente scaduta, sei in regola, almeno entro un certo numero di mesi: c’è la proroga di 10 mesi. Idem per la revisione ministeriale periodica obbligatoria: proroga di 10 mesi prevista dal Regolamento Europeo 2021/267. Si applica anche in Italia. Deluse le aspettative degli operatori del settore che auspicavano in un atto di rinuncia, come espressamente consentito dal regolamento, da parte del ministero della Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, dice revisioniautoblog.com.

Risultato: se guidi con patente scaduta o con revisione scaduta; o se guidi con patente e revione scadute; e causi un sinistro, non c’è la rivalsa Rc auto. Assistiamo quindi a una totale deresponsabilizzazione degli automobilisti, che viaggiano senza patente e senza revisione, ma perfettamente in regola con le normative italiane. Dopo il recepimento delle regole europee, non obbligatoria: era una facoltà dell’Italia e di altri Paesi membri, tanto che qualcuno ha detto no. Questa sarebbe, in teoria, ma molto in teoria, la sicurezza stradale dell’Unione europea e dell’Italia.

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