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FCA: i sindacati chiedono la stabilizzazione di 490 precari dello stabilimento di Termoli

Il contratto di questi dipendenti è stato rinnovato solo sino ad agosto

Fiat Chrysler Termoli rinnovo contratto

La scorsa settimana è arrivato l’annuncio del rinnovo contrattuale per 490 internali dello stabilimento FCA di Termoli, il sito di produzione dove il gruppo italo-americano costruisce buona parte dei suoi propulsori benzina tra cui troviamo anche i motori della famiglia Global Medium Engine, ovvero il 2.0 turbo benzina di Giulia e Stelvio, ed il 2.9 V6 delle due Quadrifoglio di casa Alfa Romeo. 

Si tratta di una notizia decisamente importante. I quasi 500 dipendenti del sito di Termoli continueranno a lavorare sino al prossimo mese di agosto in attesa di scoprire quale sarà il loro futuro che, molto probabilmente, dipenderà dall’andamento delle richieste, in particolare di motori Alfa Romeo, nel corso dei prossimi mesi. 

La Fim-Cisl, che ha seguito da vicino la trattativa con FCA che ha portato al rinnovo contrattuali degli interinali di Terminali, ha commentato di recente la notizia mostrando solo una parziale soddisfazione. L’obiettivo dei sindacati, infatti, è arrivare alla stabilizzazione di tutti e 490 lavoratori del sito di produzione che continuano a fare i conti con la precarietà della loro posizione lavorativa. In prospettiva, i rappresentanti sindacali spingono verso un provvedimento simile a quello che FCA ha messo in atto a Cassino con la stabilizzazione di diverse decine di lavoratori in seguito all’avvio della produzione dello Stelvio.

Di certo, Termoli vive un periodo di forte crescita. Grazie agli investimenti realizzati in altri siti di produzione come Melfi e Cassino, che in questi ultimi anni hanno registrato una forte crescita dei volumi di produzione, il sito di Termoli è passato da 493 mila motori e 352 mila cambi prodotti nel 2014 a 696 mila motori e 430 mila cambi prodotti nel 2017. Una crescita evidente che ha prima portato all’azzeramento della Cigs e poi al potenziamento della forza lavoro. Il prossimo passo da compiere, secondo i sindacati, è quindi quello di stabilizzare i contratti provvisori trasformandoli in assunzione a tempo indeterminato. 

E’ importante sottolineare, in ogni caso, che il caso di Termoli rappresenta quasi un’eccezione del panorama degli stabilimenti italiani di FCA. Da Pomigliano d’Arco a Melfi passando per il polo del lusso di Mirafiori e Grugliasco, sono ancora numerosi i casi di ricorso agli ammortizzatori sociali. In tutti questi stabilimenti si attende, con ansia, che FCA riveli il nuovo piano industriale che, come noto, è in programma per il prossimo mese di giugno.

Tra qualche mese il futuro dei siti di produzione in Italia di FCA sarà più chiaro. Continuate quindi a seguirci per tutti gli aggiornamenti.