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Aiped propone periti assicurativi indipendenti con disegno legge

Luigi Mercurio, presidente  dell’Associazione italiana periti estimatori danni, punta a una riforma

periti assicurativi indipendenti

“Periti assicurativi, una storia da riscrivere”. Così racconta a ClubAlfa Luigi Mercurio, presidente  dell’Associazione italiana periti estimatori danni (Aiped). Che propone periti assicurativi indipendenti con disegno legge. Una normativa snella, chiara, uniforme può, per certi versi, risultare maggiormente auspicabile proprio per non dar luogo a confusioni ed errori interpretativi.

La disciplina dell’area professionale dei periti assicurativi è invece ancora ricca di lacune, dice Mercurio. Vuoti che prestano il fianco a sgradevoli deformazioni alle quali occorre porre pronto rimedio.

Norma sui periti assicurativi indipendenti: obiettivi

Target numero uno: l’imparzialità del professionista quando fa la stima dei danni all’auto. Un’indipendenza totale.

Invece, nel 2004, l’allora Isvap (Ivass, il vigilante sulle assicurazioni) invia al Garante della concorrenza, l’accordo, datato 2003, tra Ania (Assicurazioni) e alcune associazioni di periti. Oggetto: le tariffe dei periti assicurativi stessi.

Cosa diceva la normativa in merito? Che le tariffe in questione fossero determinate con decreto del ministro dell’Industria, del commercio e dell’artigianato, sentite la commissione nazionale e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, nonché l’associazione rappresentativa delle imprese di assicurazione. Ma il decreto (di cui poi doveva occuparsi l’Ivass) non è mai arrivato.

L’accordo in esame si configura quale intesa realizzata dalle imprese di assicurazione aderenti all’Ania e dai periti aderenti alla maggioranza delle organizzazioni peritali. Target: determinare non solo le tariffe dei servizi rese dai periti alle imprese di assicurazione, ma anche ulteriori aspetti di rilievo dell’attività di perizia.

Ecco i risultati delle regole sui periti di oggi, denuncia Mercurio

  • Le imprese di assicurazione attive nei rami auto, attraverso l’Ania, hanno concordato di remunerare in maniera analoga i servizi resi dai periti assicurativi. Omogeneizzando un’importante voce dei costi di liquidazione delle imprese di assicurazione.
  • I periti, attraverso la maggioranza delle organizzazioni peritali, hanno concordato di ricevere i medesimi corrispettivi dalle imprese di assicurazione a fronte dei servizi a esse resi.
  • Occhio. L’accordo regolamenta le modalità e l’entità degli accertamenti del danno, richiamando allo scopo i tempari, i costi di manodopera ed i prezzari delle parti di ricambio.
  • Così, si va a incidere sul mercato delle perizie, e sulle condizioni di concorrenza nel settore dell’assicurazione auto.
  • Alla fine, ecco un’intesa volta alla definizione delle tariffe delle prestazioni peritali. Con uniformi parametri di costo per la determinazione dell’entità dei risarcimenti per danni a cose. Con violazione, secondo Mercurio, dei princìpi della libera concorrenza. Ecco perché l’Aiped mira a un disegno legge affinché ci siano periti assicurativi indipendenti. La palla passa alla politica.

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