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Multa del Garante ad Autostrade per l’Italia: 5 milioni

Per pratica commerciale scorretta: non ha adeguato né ridotto il pedaggio nei tratti in cui si registrano critiche e persistenti condizioni di fruibilità del servizio

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Colpevole: questo il verdetto dell’Autorità della concorrenza contro Aspi. Così, Multa del Garante ad Autostrade per l’Italia: 5 milioni di euro. Il motivo? Una pratica commerciale scorretta: non ha adeguato né ridotto il pedaggio nei tratti in cui si registrano critiche e persistenti condizioni di fruibilità del servizio.

Su quei tratti, c’erano lunghe code e tempi di percorrenza elevati, causati dalle gravi carenze da parte della società (dice il Garante) nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture. Che hanno richiesto interventi straordinari per la messa in sicurezza.

Ricordiamo che Aspi è un colosso: primo gestore in Italia. Società concessionaria della gestione e della manutenzione di oltre 3000 km di rete autostradale. Nell’occhio del ciclone ad agosto 2018 per il crollo del Ponte di Genova.

Ma dove le code?

  • A/16 Napoli-Canosa,
  • e A/14 Bologna-Taranto,
  • oltre A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce,
  • per le parti di sua competenza, A/7 Milano-Serravalle-Genova, A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e A/12 Genova-Rosignano.

Si è verificata una consistente riduzione delle corsie di marcia della velocità massima consentita. Questo ha comportato un notevole disservizio e un forte disagio ai consumatori in termini di rallentamenti. Senza una riduzione dell’importo richiesto a titolo di pedaggio ai consumatori.

Il Garante bacchetta Aspi: i tratti con le code

Aspi ha dato informazioni agli automobilisti? Sì. Ma l’AGCM ha rilevato che sono risultate inadeguate le modalità informative sulle eventuali procedure di rimborso. Come emerso in relazione all’Autostrada A/14 Bologna-Taranto: le informazioni fornite sono rivelate così: omissive,

  • inadeguate,
  • intempestive,
  • insufficienti,
  • non idonee a compensare i disagi arrecati agli utenti.

Una cosa transitoria? No. Negli ultimi due anni, i tratti autostradali in questione sono stati spesso interessati da consistenti disagi nella viabilità e nella regolare fluidità della circolazione. A causa di gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture ad essa affidate in concessione e ai conseguenti massicci interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza di numerose tratte autostradali.

Vedremo ora la eventuale risposta di Aspi: ve ne daremo subito comunicazione.

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