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Mattia Binotto: “la SF21 è migliorata sotto ogni punto di vista”

Il team principal della Scuderia si mantiene basso in termini di aspettative, ma la volontà di fare meglio c’è tutta

Ferrari SF21

Ad aprire l’evento che ha portato in dote la nuova Ferrari SF21 c’era il team principal Mattia Binotto. Il suo ruolo è apparso anche in questa occasione quello di chi vuole tenere basse le aspettative senza pronunciarsi in ampi voli pindarici. Il compito della SF21 è quello di fare dimenticare in fretta e furia la fallimentare SF1000 e far rinunciare alla Scuderia la possibilità di rivedere il sesto posto che lo scorso anno ha rappresentato il peggior risultato degli ultimi quarant’anni di storia.

Mattia Binotto si è soffermato su ridotte ambizioni sapendo bene che questa Ferrari probabilmente vincerà ancora poco, ma possibilmente dovrà riportare in pianta stabile al terzo posto i suoi piloti e le sue velleità da posizione nel Mondiale Costruttori.

Bisogna fare meglio

La SF21 è figlia della SF1000 ma da questa si distacca per piccole, ma mirate variazioni. L’imperativo rimane comunque fare meglio rispetto allo scorso anno e rispetto a ciò non ci sono santi che tengano. “La SF21 è molto simile alla vettura dell’anno scorso, visti anche gli ovvi motivi regolamentari. Abbiamo però cercato di migliorarla sotto ogni punto di vista, perlomeno nelle aree dove era possibile farlo. È stata rivista l’aerodinamica ed è stata montata una Power Unit completamente nuova”, ha ammesso Binotto.

Ma a colpire subito è sicuramente l’interessante cambiamento della colorazione e di vari aspetti legati alle cromie che caratterizzano questa nuova monoposto. Mattia Binotto si è soffermato quindi anche su questo aspetto: “è una monoposto che cambia anche nella sua livrea. Come vedete il posteriore della vettura richiama l’amaranto della primissima vettura da corsa della Ferrari, la 125 S, lo stesso colore che abbiamo usato l’anno scorso al Mugello per celebrare e festeggiare i nostri primi 1000 Gran Premi. Questa è una stagione di grandi sfide, partiamo così visivamente dalla nostra storia, ma ci proiettiamo verso il futuro sempre contraddistinto dal nostro rosso Ferrari”, ha concluso.