in

Oltre 300 giorni per installare una colonnina elettrica pubblica: burocrazia italiana

Si parla tanto di transizione verde, ma gli ostacoli sono numerosi

colonnina

Oltre 300 giorni per installare una colonnina elettrica pubblica in un Comune: burocrazia italiana. Questo il dato fornito da Motus-E. Si parla tanto di transizione verde, ma gli ostacoli sono numerosi. Di chi la colpa? A saperlo. Autorizzazioni, concessioni, richieste, fogli che passano da un tavolo all’altro. Ricordiamocelo la prossima volta che qualcuno parla di passaggio alla mobilità pulita. Un fiume di parole in politica, pochi fatti.

Oltre 300 giorni per installare una colonnina: procedure

Nella prima procedura, il Comune sigla con un operatore privato che desidera installare una infrastruttura di ricarica nel territorio comunale un protocollo di intesa volto a stabilire i diritti e i doveri delle parti, relativamente all’installazione e gestione nel tempo delle infrastrutture di ricarica.

E, nella seconda procedura, il Comune indice una manifestazione di interesse pubblica per selezionare gli operatori che potranno installare le infrastrutture di ricarica sul territorio comunale e gestire le stesse per un periodo di tempo sufficiente ad ammortizzare gli investimenti.

Utile istituire una commissione tecnica che andrà a confrontare le proposte ricevute dagli operatori sulla base di criteri oggettivi predefiniti nell’avviso di manifestazione di interesse, ovvero assegnando eventualmente un punteggio a ognuno di essi (solitamente su una scala 0-100). Target: determinare una graduatoria tra gli operatori da cui attingere per effettuare la scelta.

Tutto dipende dal numero di colonnine

Ricordiamo che Il Comune, anche in base alla dimensione e al numero di infrastrutture di ricarica che intende installare, può decidere, in via discrezionale, di affidare il servizio a uno o più operatori. Definendone il numero già nella manifestazione di interesse. In questo modo il primo operatore in graduatoria sceglierà i propri siti di installazione (o lotti pre-definiti dal Comune) per poi procedere con l’operatore successivo.

Lascia un commento