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Sinistri auto: denuncia alla compagnia RCA entro 3 giorni? Ecco le regole

Il termine di tre giorni per produrre denuncia alla compagnia assicurativa non è perentorio

Sinistri auto

 

Quando si è coinvolti in un sinistro stradale occorre presentare denuncia alla propria compagnia di assicurazione. Un adempimento necessario se si vuole ricevere il risarcimento del danno ma anche se la colpa del sinistro è nostra e bisogna avvisare le pratiche per risarcire il danneggiato. Un adempimento che andrebbe fatto entro tre giorni dalla data del sinistro. Ma i tre giorni sono una scadenza perentoria oltre la quale si rischia di perdere il diritto al risarcimento o no? Vediamo di approfondire la normativa di riferimento per rispondere a un quesito molto diffuso.

La denuncia di sinistro e i termini entro cui presentarla

Il termine di 3 giorni per presentare la denuncia di un sinistro auto in cui si è coinvolti è stabilito per legge. Si tratta di un termine evidentemente troppo breve. Infatti, specie se il sinistro è piuttosto grave, se oltre si danni alle auto ci sono danni alle persone, non è certo facile riuscire a presentare la denuncia alla propria compagnia di assicurazione. In casi simili è la salute il primo pensiero di tutti e non sempre le guarigioni avvengono nei tre giorni concessi come termine per denunciare in sinistro auto.

Ma i tre giorni sono pochi anche per sinistri che non hanno nella loro gravosità il fattore principale, anzi. Ci sono sinistri con danni lievi ai veicoli per i quali si arriva a concordare con la controparte, risarcimento esterni alle polizze RCA dei due veicoli. Accordi tra le parti che però non sono vincolanti e dei quali il responsabile può pure tirarsi indietro, magari dopo diversi giorni o dopo diverse settimane, cioè oltre i canonici 3 giorni utili alla denuncia.

Magari si pensava che la riparazione del veicolo della controparte era meno onerosa di quella che poi è la realtà, oppure si è cambiato idea sulle responsabilità del sinistro. Fatto sta che sono molteplici i motivi che possono portare ad andare oltre i tre giorni per denunciare il sinistro alla propria compagnia di assicurazione.

Il diritto al risarcimento si può perdere, ma solo per dolo

 

 

Come dicevamo, un assicurato coinvolto in un sinistro deve darne opportuna comunicazione alla propria compagnia assicurativa entro 3 giorni dalla data in cui l’incidente è avvenuto o dalla data in cui l’assicurato ne è venuto a conoscenza (basti pensare alla propria auto danneggiata mentre è in sosta davanti casa).

Le compagnie di assicurazione, nella loro autonomia contrattuale possono stabilire termini più lunghi per denunciare un sinistro auto. Ma per sommi capi è l’articolo n° 1913 del Codice Civile a stabilire nei 3 giorni dal sinistro il termine per denunciare l’evento alla propria compagnia di assicurazione. Denuncia che deve essere fatta materialmente recandosi alla propria agenzia di assicurazione o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o ancora, tramite posta elettronica certificata.

Alla denuncia deve essere allegato il Cid (il modello di constatazione amichevole previsto dalla Convenzione per l’indennizzo diretto) se le parti coinvolte nel sinistro lo hanno compilato e sottoscritto. In assenza del Cid e quindi della constatazione amichevole di sinistro, occorrerà presentare denuncia alla propria compagnia, spiegando ed illustrando dettagliatamente la situazione relativa al sinistro stesso. Che sia la constatazione amichevole piuttosto che la denuncia autonoma del sinistro, occorrerà indicare la data e l’ora dell’incidente (anche presunta se non si era presenti all’atto del danneggiamento dei veicoli).

È evidente che in assenza di denuncia alla compagnia di assicurazione, la pratica di risarcimento non partirà e non potrà essere ultimata. Infatti anche per il risarcimento ci sono determinate tempistiche da conoscere. In primo luogo, a partire dalla data in cui l’assicurato produce denuncia, la compagnia ha 60 giorni di tempo per espletare le procedure di perizia e formulare quella che può essere considerata l’offerta di risarcimento. Termine di 60 giorni che è relativo a sinistri con danni alle sole cose, perché i giorni diventano 90 quando dal sinistro escono fuori anche danni alle persone.

Tornando alla denuncia ed ai suoi 3 giorni, va sottolineato che come previsto dalla legge il termine va inteso per perentorio, cioè va rispettato per evitare di non essere risarciti. Ma i giudici e la giurisprudenza però spesso sanciscono termini meno perentori perché il risarcimento del danno viene lo stesso assegnato anche se la denuncia supera e di molto i 3 giorni previsti dal Codice.

Tutto però dipende dalle motivazioni e dalle circostanze che hanno costretto o semplicemente spinto l’assicurato a presentare denuncia oltre i 3 giorni ammissibili previsti dal Codice Civile. Il risarcimento del danno è obbligatorio e può essere negato ad un assicurato solo se su quest’ultimo si appura del dolo nel ritardo nella denuncia. Un dolo che è tutt’altro che facile da dimostrare. E tra l’altro, deve essere la propria compagnia di assicurazione a dimostrare che il proprio cliente abbia adottato pratiche illecite che lo hanno spinto a denunciare il sinistro occorsogli con considerevole ritardo a tal punto da non voler risarcirlo come contratto invece prevede.

I tutti gli altri casi, anche se la denuncia del sinistro è arrivata decorsi i canonici tre giorni, la compagnia di assicurazione sarà sempre obbligata a risarcire il contraente di una polizza.

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