in

Concessionarie d’auto italiane: 625 milioni (-10,3%) nel 2020

Calo contenuto, nonostante la pandemia che ha abbattuto l’economia nazionale

concessionarie

Concessionarie d’auto italiane: 625 milioni (-10,3%) nel 2020. Calo contenuto, nonostante la pandemia che ha abbattuto l’economia nazionale. Li dice Asconauto (l’Associazione consorzi concessionari autoveicoli). Si tratta di un risultato quasi miracoloso, di fronte alle molte cadute vertiginose che segnano dolorosamente il settore automotive, commenta Fabrizio Guidi, presidente Asconauto.

Concessionarie d’auto italiane: cosa succede

Per Guidi, l’autoriparazione si conferma attività essenziale per l’automobilista. L’avvenuta adozione di processi di digitalizzazione e di ottimizzazione si rivela efficace: il modello di business tiene.

Aggiungiamo che il venditore, con la sua esperienza, era e resta fondamentale nel processo di acquisto. Il web da solo non basta. Oltretutto, per burocrazia, occorre sempre firmare in concessionaria quando si compra la macchina.

Un anno terribile, ma i venditori resistono

Nel 2020, inoltre, i consorzi hanno distribuito ricambi originali per un controvalore che ha superato i 5 miliardi di euro, mentre l’associazione ha visto crescere il suo network, con oltre l’80 per cento delle concessionarie attive in Italia che ora sono in Asconauto.

Il tutto, mentre solo in dicembre l’indice della produzione industriale italiana diminuisce dello 0,2% rispetto a novembre. Si conclude così un anno tormentato per la nostra attività manifatturiera, commenta il Centro Studi Promotor. L’indice relativo all’intero 2020 mette così in luce un calo sul 2019 dell’11,4% che, nella serie storica dell’Istat iniziata nel 1990, è secondo soltanto a quello del 2009 (-18,7%). Nei Recovery Plan particolare attenzione dovranno avere i provvedimenti volti a sostenere il recupero dell’attività industriale, che ha da sempre un peso molto importante nell’economia italiana e che da troppi anni sta marciando a tre cilindri.

Sperando anche negli ecoincentivi di lunga durata per l’auto efficiente, elettrica ma non solo: anche a benzina e diesel di ultima generazione. Da unire ai bonus regionali.

Lascia un commento