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Il futuro amministratore delegato di Ferrari potrebbe derivare da Stellantis

Le ipotesi sul futuro AD di Ferrari non sono terminate: potrebbe ora fare capolino direttamente da Stellantis

Chi sarà l’effettivo successore di Louis Camilleri in Ferrari è ancora decisamente poco chiaro. L’amministratore delegato della Ferrari ha abbandonato il suo ruolo già a dicembre, per motivi personali. Una situazione che ha lasciato un vuoto all’interno della dirigenza del Cavallino Rampante, oggi tra le mani di John Elkann che ha ereditato la carica ad interim.

I tanti che si aspettavano che l’occasione della riunione del consiglio di amministrazione di qualche giorno fa avrebbe fornito i primi nomi “ufficiali”, sono stati prontamente disattesi. Dall’incontro non è uscito nulla in relazione al nuovo amministratore delegato, anzi John Elkann ha ammesso che si sta ragionando su chi affidare il ruolo. Ricerca di certo non semplice.

Stellantis potrebbe fare la parte del leone?

Il tempo che passa è indicativo delle difficoltà relative al semplice fatto di trovare l’uomo giusto per gestire un prodotto tra i più apprezzati al mondo, ma allo stesso tempo pare ci sia la volontà di introdurre un cambio di passo significativo. Ma i tempi non saranno brevi e John Elkann potrebbe mantenere il doppio ruolo (è anche presidente di Ferrari) ancora per un po’ di tempo.

Con lo stesso Elkann che ora si trova a gestire anche il nuovo colosso Stellantis, il futuro amministratore delegato del Cavallino Rampante potrebbe avere un qualche legame col super gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA. Allo stesso tempo bisogna sottolineare che Ferrari non ha più nulla a che vedere con FCA e quindi niente da spartire nemmeno con Stellantis. Insomma, nulla è ancora chiaro ma le supposizioni potrebbero destinare il futuro della Scuderia ad un uomo forte di Stellantis. Magari non francese, ma un appassionato e amante delle corse. Di certo la Ferrari oggi ha bisogno di un amministratore delegato che sappia reagire ai cambiamenti del tempo e la transizione elettrica annunciata da Elkann questa settimana rappresenta una sfida non indifferente per un costruttore come quello di Maranello tradizionalista e fortemente legato al motore a scoppio.

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