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Meno prestiti per comprare l’auto

L’anno appena concluso è stato fortemente condizionato dall’instabilità causata dall’emergenza sanitaria

prestito auto

Meno prestiti per comprare l’auto, nuova e usata. L’anno appena concluso è stato fortemente condizionato dall’instabilità causata dall’emergenza sanitaria. Se perdi il lavoro, o se il tuo lavoro barcolla, il merito creditizio scende. E hai meno margini di manovra. Così, le richieste crollano. Secondo il Barometro Crif, si segnala una flessione complessiva del -17,9% nelle richieste di finanziamento, rispetto al 2019. Si è registrata una contrazione del 24,7% per le richieste di prestiti personali e del 13,5% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni (come l’auto) e servizi: lo dice Italia Oggi. Ricordiamo che il Crif è un’azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie.

Meno prestiti per comprare l’auto: parla l’esperto

Prestiti che, lo rammentiamo, sono fondamentali per il mercato auto. Nuovo e usato. Sentiamo Simone Capecchi, Executive Director di Crif: come spesso accade nei momenti di incertezza, nell’anno appena concluso gli italiani hanno preferito adottare un atteggiamento prudente. Sono i prestiti personali ad aver risentito maggiormente della crisi e a non aver ancora manifestato concreti segnali di recupero. Mentre i prestiti finalizzati sono ripartiti nel post-lockdown per poi bloccarsi nuovamente a partire da ottobre, con la seconda ondata di contagi, aggiunge.

Previsioni finanziamenti per il 2021

Secondo Capecchi, si prevede un recupero della domanda di prestiti, favorita anche dalle prospettive di ripresa dei consumi. Alla luce del peggioramento della rischiosità del comparto, tornata a crescere nell’ultima parte del 2021, le politiche di erogazione da parte di banche e finanziarie potrebbero però essere improntate a una certa cautela.

Prestiti finalizzati: il punto

Approfondendo l’analisi per tipologia di finanziamento, le richieste di prestiti finalizzati vedono concentrare addirittura il 61,7 delle interrogazioni nella fascia al di sotto dei 5.000 euro in virtù della preponderanza dei cosiddetti small ticket. Non chiedi soldi personali, ma per comprare un oggetto, un bene. Le richieste si sono concentrate prevalentemente nelle fasce di durata più brevi, con il 48,8% dei contratti che ha durata inferiore ai 24 mesi.

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