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Falsi certificati medici per la patente: sicurezza stradale ko

Il fenomeno fa crescere il rischio di incidenti gravi

patente falsa

Falsi certificati medici per la patente: sicurezza stradale ko. Il fenomeno fa crescere il rischio di incidenti gravi. Infatti, per guidare l’auto, occorrono precisi requisiti. Anzitutto, sentire e vedere bene. Ma anche non avere particolari malattie. Altrimenti, il medico o la commissione medica locale bocciano la richiesta e il soggetto non può avere la patente B delle auto. Però se una qualche organizzazione criminale, perché di questa si tratta, inventa di sana pianta i certificati medici fasulli, clonandoli e replicandoli, si fa viaggiare in un’auto una mina vagante.

Falsi certificati medici per la patente: che business

Ovviamente, chi crea falsi certificati guadagna fior di soldi, grazie a un business fiorente. Così si spiegano le 50.000 false certificazioni mediche emesse in un solo anno per far conseguire la patente a chi non ne aveva i requisiti, come persone anziane, ultranovantenni, e persino soggetti allettati perché affetti da gravi patologie. A Napoli e Caserta.

Attenzione: in un anno. Da moltiplicare chissà per quanti anni. E sempre che siano stati beccati tutti i truffatori.

Per fortuna, c’è stata l’indagine della Procura di Napoli Nord. La Polizia Stradale di Napoli (Distaccamento di Nola) ha emesso 24 misure cautelari con 20 arresti domiciliari. A carico di un medico, dei suoi familiari, di titolari e collaboratori di autoscuole e di agenzie di pratiche auto. Mele marce che gettano discredito su settori sani.

Devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al falso in atto pubblico: il giro d’affari è gigantesco, siam su 1,5 milioni di euro, soldi facili e immediati.

Due le tipologie di clienti.

  1. Chi doveva conseguire la patente, quindi per la prima volta.
  2. E chi doveva rinnovare la patente. Ma non poteva più guidare per problemi a vista, udito o altro.

Abilitazioni patente per via telematica: meccanismo oliato

Tutte le certificazioni farlocche venivano abilmente trasmesse telematicamente alla Motorizzazione generale di Roma. Come se non bastasse, le autoscuole coinvolte nell’inchiesta organizzavano anche corsi di formazione per conducenti professionali, più lezioni teoriche e pratiche di guide facendoli tenere da soggetti non qualifica.

Un esercito di persone non idonee alla guida di auto e altri mezzi. Ecco magari come si spiega il numero gigantesco di incidenti Rc auto in Provincia di Napoli e di Caserta, con conseguenze pesantissime per i prezzi Rca della maggioranza delle persone, che sono oneste.

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