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Sono 240 i pedoni morti nel 2020: in calo, ma un’enormità

Lo rivela l’Asaps, Amici Polstrada, che ha fatto il bilancio dell’anno scorso

pedoni

Sono 240 i pedoni morti nel 2020: in calo, ma un’enormità. Lo rivela l’Asaps, Amici Polstrada, che ha fatto il bilancio dell’anno scorso. La seconda brutta notizia è che il bollettino di guerra potrebbe peggiorare. Infatti. i numeri arrivano dai 600 referenti Asaps sul territorio nazionale: riguardano persone che muoiono subito dopo il sinistro. Non i feriti gravi. Le statistiche ufficiali le ha solo l’Aci, che con Istat tiene conto dei decessi avvenuti entro 30 giorni dall’incidente.

Sono 240 i pedoni morti nel 2020: ha pesato il lockdown

Rispetto all’anno 2018, con 612 morti, e all’anno 2019, 534 decessi, il 2020 è quindi meno peggio a livelli di mortalità di chi va a piedi. Non si può certo parlare di buona notizia. Si tratta di numeri pazzeschi per un Paese civile. Ha pesato il lockdown: quello totale di inizio pandemia di coronavirus, e quello parziale successivo, più le limitazioni in vigore tuttora. Eppure, nonostante i blocchi, siamo messi malissimo.

Più indicativo il numero di morti di gennaio, in era pre lockdown: oltre 50 decessi. Così, moltiplicando questo dato per 12, si arriva in linea con gli anni precedenti. Ma quali le cause? Un esempio su tutti. C’è la strage di pedoni avvenuta un anno fa in provincia di Bolzano, a Lutago: 7 giovani morti, a causa di un automobilista 27enne, ubriaco con un tasso alcolemico superiore 4 volte oltre al limite. Una mina vagante, visto che il massimo consentito è di mezzo grammo di alcol per litro di sangue. Quindi, alcol e droga sul banco degli imputati, quando non entrambi nel corpo del guidatore.

Pirateria della strada, alcol e droga sullo sfondo

Complicatissima la questione pirati della strada. Uccidono il pedone e scappano. Spesso vengono acciuffati a distanza di parecchio tempo. Risultano puliti all’alcoltest e al drogatest, ma era sobri al momento del sinistro? Parecchi i dubbi, specie rivedendo i sinistri con le telecamere.

I più colpiti ovviamente sono gli anziani: meno riflessi, meno reattività, e più probabilità di essere investiti da criminali.

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