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Stellantis debutterà in Borsa a 12,8 euro: la stima

L’utile 2021 supererà 5,7 miliardi: le previsioni di Intesa Sanpaolo

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Stellantis debutterà in Borsa a 12,8 euro. L’utile 2021 supererà 5,7 miliardi: le previsioni di Intesa Sanpaolo, come riporta Milano Finanza, dopo che FCA e PSA hanno approvato la fusione efficace dal 16 gennaio 2021. Mentre il primo giorno di quotazione del nuovo gruppo, Stellantis, sull’Mta di Milano ed Euronext a Parigi, sarà il 18 gennaio. Il giorno dopo al Nyse.

Stellantis debutterà in Borsa a 12,8 euro: scambio iniziale

Stando alle elaborazioni di Intesa Sanpaolo, Stellantis beneficerà di un profilo commerciale e finanziario migliore rispetto a FCA. Perché?

  • Una scala maggiore,
  • una più ampia presenza geografica,
  • un portafoglio prodotti più ampio grazie alla presenza di 14 marchi,
  • 5 miliardi di euro di sinergie,
  • tecnologie leader in EV,
  • guida autonoma e connettività,
  • un forte sostegno degli azionisti,
  • una governance chiara con un cda composto da 11 membri.

Intesa Sanpaolo si aspetta che il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, presenti il piano industriale del nuovo gruppo entro il primo semestre 2021 se non per la fine del primo trimestre.

Utile netto di Stellantis: la previsione

Per Intesa, l’utile netto di Stellantis nel 2021 potrebbe superare quota 5,7 miliardi di euro. Ricordiamo inoltre che John Elkann, presidente di Stellantis e di Exor, ha confermato l’intenzione di rimanere azionista del gruppo nel lungo periodo. Morale: la conclusione della fusione consente a  Exor di avere un incasso rilevante come azionista di lungo termine.

Capolavoro finanziario degli Agnelli

Intanto, il Sole parla di un 2021 come di un anno memorabile per la famiglia Agnelli,

  • La Giovanni Agnelli Bv diventerà più forte in Exor fino a controllarne l’80%,
  • Exor si riscoprirà più forte nel mondo dell’auto con la nascita effettiva di Stellantis,
  • la ricchezza accumulata nelle casse della holding diventerà sempre più importante.

Il Sole definisce tutto questo un capolavoro finanziario che ha visto una sola regia, quella di John Elkann, rappresentante della dinastia, primo azionista della Giovanni Agnelli.

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