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Regno Unito: il settore auto è stato già danneggiato nonostante l’accordo

L’industria automobilistica britannica potrebbe aver subito danni irreversibili

Regno Unito settore auto danneggiato

Nonostante l’accordo commerciale raggiunto tra Regno Unito e Unione Europea, l’industria automobilistica britannica ha già subito danni irreversibili. Prima che l’accordo venisse raggiunto, Nissan ha optato contro la costruzione del nuovo SUV Ariya completamente elettrico in UK mentre due anni fa ha abbandonato i piani per realizzare un altro SUV nel suo stabilimento presente nel Nord dell’Inghilterra.

Honda chiuderà la sua unica fabbrica in UK mentre BMW ha ritardato la costruzione della nuova piattaforma per le Mini di prossima generazione e addirittura potrebbe decidere di costruirle in Germania o in Cina.

Regno Unito: l’accordo con l’Unione Europea potrebbe non portare gli effetti positivi tanto sperati

Come parte dell’accordo commerciale fra UK e UE, i veicoli a benzina e diesel devono essere realizzati con almeno il 55% di parti locali per evitare il pagamento di tasse. Inoltre, i veicoli elettrici e ibridi avranno bisogno del 40% di parti locali, il 10% in più di quanto cercato dal Regno Unito.

Fino al 2023, le batterie possono avere fino al 70% di parti estere. Tuttavia, dal 2024 al 2026, le unità potranno avere soltanto il 50% di parti estere mentre gli EV e i veicoli ibridi il 55%, secondo quanto affermato da Bloomberg.

Le case automobilistiche dovranno apportare modifiche ai fornitori in futuro tramite ulteriori dichiarazioni doganali, certificazioni e altro ancora per scoraggiarli ad effettuare investimenti altrove.

David Bailey, professore della Birmingham Business School, ha detto: “Questa è ancora una situazione delicata con importanti implicazioni e costi per il settore automobilistico. Molto dipenderà dal grado di flessibilità consentito e dal grado di introduzione graduale“.

La Nissan Leaf, ad esempio, è un veicolo che potrebbe non avere abbastanza parti locali per evitare le tasse. Al contrario, le versioni ibride e ICE della Toyota Corolla potranno essere esportate nell’Unione Europea senza il pagamento di dazi.

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