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Parco italiano vecchio da record

Incentivi quanto mai necessari

parco auto

Parco italiano vecchio da record: proprio per questo, sarebbero necessari ecobonus stabili, duraturi, con somme forti come in Francia (8 miliardi) e Germania (sgravi fiscali ancora più pesanti e importanti). Per fortuna, ci siamo quasi con qualche piccolo bonus per il nuovo.

Parco italiano vecchio da record: i numeri

Ma vediamo i dati, secondo l’Unrae.

  • In Italia, l’età media delle auto in circolazione supera gli 11 anni.
  • 8 anni Regno Unito,
  • 9 Francia
  • 9,5 Germania.

Da noi, l’età media delle auto è schizzata all’insù di di ben 4 anni negli ultimi 13 anni. Non è possibile vedere circolare sulle strade ancora per molti anni vetture insicure e con motori vetusti, fortemente inquinanti.

Morale: urgente invertire il trend e accelerare il processo di rinnovo delle vetture più anziane.

Colonnine per le ricarica: secondo pilastro

Questo non basta. Serve incentivare un’ampia diffusione delle infrastrutture di ricarica elettrica per avvicinarci all’obiettivo indicato per il 2030 dalla Commissione europea: 30 milioni di vetture a emissioni zero. Servirebbe uno sviluppo di 15 volte superiore rispetto alla situazione attuale. E anche in questo caso l’Italia si posiziona sotto la media fra i Paesi comunitari.

  • Italia, 2,7 punti disponibili ogni 100 km di rete viaria.
  • Media europea 4,7 punti di ricarica per le elettriche.
  • Norvegia 19,2
  • Olanda 44,2
  • UK 7,4,
  • Germania 6,8,
  • Francia 4,1.

Incentivi più promozioni per lo sviluppo dell’elettrica

Chiaramente, le Case devono fare la loro parte. Servono anche promozioni gustose da affiancare agli incentivi. Può trattarsi di finanziamenti a tassi ragionevoli, oppure noleggi a lungo termine. Così, paghi il canone mensile e utilizzi la vettura per un certo numero di anni. O leasing: alla fine, se vuoi versi il riscatto e la compri. Se invece c’è un’elettrica più moderna (probabile), la cambi, con un secondo leasing.

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