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Riduzione dei morti in strada: Italia lontanissima dal target Ue

Siamo distanti anni luce dagli obiettivi fissati a livello europeo

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Riduzione dei morti in strada: Italia lontanissima dal target Ue. Siamo distanti anni luce dagli obiettivi fissati a livello europeo. Di chi la colpa? Ovviamente, anche di chi chi guida. Ma a livello politico si è fatto pochissimo, non c’è nulla da eccepire in merito. D’altronde, la stessa Asaps (Amici Polstrada) ha detto che la sicurezza stradale è retrocessa dalla serie B alla serie C: come dire che già prima le cose andavano male, ora peggio.

Riduzione dei morti in strada: i numeri gelidi

I dati sono gelidi, impietosi. L’obiettivo fissato dall’Unione europea sul Libro Bianco del 13 settembre 2001 prevedeva la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010. Tale obiettivo, sottolinea l’Anfia, è stato raggiunto per l’Italia nel 2013. Con 3 anni di ritardo. Come due atleti alle Olimpiadi sui 100 metri: uno arriva dopo 9 secondi, l’altro 3 secondi dopo. Un’eternità.

Il programma Europeo di azione per la sicurezza stradale 2011-2020 prevede il dimezzamento del numero dei morti sulle strade europee entro il 2020 e una consistente riduzione dei feriti gravi. Quindi, come siamo messi? Previsioni nere. Nonostante i due lockdown da Covid. Non vinciamo neppure con l’aiutino arbitrale.

Nel 2019, nell’UE (incluso UK) il numero delle vittime sulle strade si riduce del 2,3% rispetto all’anno precedente: poco più di 24mila contro 25.178 del 2018. Nel confronto tra il 2019 e il 2010, i decessi si riducono del 22% in Europa e del 23% in Italia.

Tasso di mortalità alle stelle da noi

Il tasso di mortalità stradale (morti per milione di abitanti) si attesta, nel 2019, a 48,1 nella UE28 e a 52,6 in Italia (nel 2010 rispettivamente pari a 62,8 e 69,4). L’Italia si colloca al sedicesimo posto nella graduatoria europea, stabile rispetto al 2018. Nel decennio 2010-2019 la riduzione media annua del numero di vittime della strada è stata del 2,7% nella UE28 e del 2,8% in Italia. Sono ariazioni comunque inferiori a quelle stimate per raggiungere l’obiettivo europeo di dimezzamento del numero di morti in incidenti stradali entro il 2020.

Senza riforma del Codice della Strada, con la politica impegnata a mettere in strada i monopattini elettrici e a creare piste ciclabili lì dove lo spazio non c’è, arriveranno tempi ancora più grigi.

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