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Alfa Romeo: quanto vale realmente il Segmento D

Giulia e Stelvio, seppur differenti tra loro, sono rivolte allo stesso target.

Alfa Romeo Giulia Stelvio performace trazione integrale Q4 ghiaccio

Una volta, il mercato dell’auto era ben definito ed ogni modello rappresentava il proprio target. Alfa Romeo, ad esempio, era presente nel Segmento C con la Alfasud (poi sostituita da Alfa 33, Alfa 145 e Alfa 146, Alfa 147 e Giulietta attuale), nel Segmento D con la Giulia (poi sostituita da Giulietta, Alfa 75, Alfa 155, Alfa 156, Alfa 159 e Giulia attuale), nel Segmento E con la Alfetta (poi sostituita da Alfa 90, Alfa 164 e Alfa 166) e anche nel Segmento F con la Alfa 6. Inoltre, con alterne fortune, è stata presente anche nel Segmento B, prima con la Arna e recentemente con la MiTo.

All’epoca, era facile anche identificare le concorrenti, perché la diretta rivale di Alfa Romeo, ovvero la tedesca BMW, proponeva (e propone tutt’ora) la Serie 3 per il Segmento D, la Serie 5 per il Segmento E e la Serie 7 per il Segmento F. In seguito, la Casa automobilistica bavarese è entrata anche nel Segmento B con la consociata inglese Mini e nel Segmento C con la Serie 1.

Alfa Romeo Giulia MFA-MissionFleetAwards

Attualmente, invece, potrebbe essere difficile la classificazione delle vetture, dato che ogni brand propone auto con la carrozzeria berlina, station wagon, coupé, cabriolet, monovolume e, soprattutto, SUV. Ma, rispetto al passato, è più facile che un acquirente prenda in considerazione due auto diametralmente opposte, come berlina e SUV, oppure station wagon e coupé a quattro porte. Perciò, Alfa Romeo propone Giulia e Stelvio che sono rivolte allo stesso target.

Quindi, il Segmento D per Alfa Romeo vale 15.971 unità, pari alla somma degli esemplari di Giulia e Stelvio immatricolati in Italia tra gennaio e novembre di quest’anno. La Casa del Biscione ha fatto meglio di Jaguar (4.301 unità con XE ed F-Pace), ma anche rispetto a Volvo (6.556 esemplari con S60, V60 ed XC60). Tuttavia, la performance commerciale di Alfa Romeo può essere considerata stupefacente nel confronto con Mercedes-Benz che ha fatto registrare 15.839 immatricolazioni nel Segmento D con le complessive sei varianti dei modelli Classe C e Classe GLC.

Il Segmento D di fascia ‘premium’ del mercato automobilistico italiano è dominato da Audi con 20.212 unità, seguita da BMW con 17.002 esemplari. Va sottolineato che la Casa di Ingolstadt propone i modelli A4, A5 e Q5 complessivamente in sei declinazioni, mentre il costruttore bavarese produce i modelli Serie 3, Serie 4, X3 ed X4 per il totale di otto varianti. Facendo una ipotetica ‘media del pollo’ per vettura e varianti di carrozzeria, Alfa Romeo vende mediamente 7.986 unità per ogni modello del Segmento D, contro i 3.369 esemplari di Audi, le 2.640 unità di Mercedes-Benz, i 2.185 esemplari di Volvo, le 2.151 unità di Jaguar e i 2.125 esemplari di BMW.

Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio recensioni

Questi calcoli dimostrano che Alfa Romeo è sulla strada giusta con la berlina Giulia e la SUV media Stelvio nel segmento D, anche se gli ‘Alfisti‘ non disdegnerebbero la variante station wagon della Giulia assieme alle declinazioni in chiave sportiva, oppure il modello SUV coupé della Stelvio.

A sostegno di questi numeri subentrano anche i dati oggettivi, con le 8.934 unità di Giulia venduta nella sola variante berlina, contro gli 8.641 esemplari della BMW Serie 3 proposta in tre declinazioni (berlina, station wagon Touring e fastback Gran Turismo) e le 7.592 unità della Mercedes-Benz Classe C disponibile in quattro varianti di carrozzeria (berlina, Station Wagon, Coupé e Cabrio). Oppure, i 7.037 esemplari di Stelvio che superano le 6.784 unità della Audi Q5.

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