in ,

Quante immatricolazioni in tutto il 2020: Italia a picco

Novembre si è concluso con 138.290 targhe, contro le 151.117 del novembre precedente. E per il futuro…

comprare auto

Quante immatricolazioni in tutto il 2020: Italia a picco. Novembre si è concluso con 138.290 targhe, contro le 151.117 del novembre precedente. Le 9.812 automobili in più immatricolate dai privati non sono bastate a compensare le perdite del comparto business (918 unità in meno tra gli acquisti diretti), del noleggio a lungo termine (-4.871 unità), dei rent-a-car (-2.069) e delle auto-immatricolazioni dei dealer (-11.715).

Quante immatricolazioni in tutto il 2020: base di partenza

La situazione, a un mese dalla chiusura del 2020, vede i privati a -20,65%, le aziende a -27,15%, i NLT a -27,02%, i NBT a -50,42% e le auto-immatricolazioni a -51,37%. Il disavanzo di oltre mezzo milione di targhe non è stato recuperato. Le cause sono principalmente due: lo squilibrio dei bonus sulle tipologie di alimentazione, e l’assenza di provvedimenti ad hoc a sostegno del comparto aziendale.

Immatricolazioni in tutto l’anno: cosa accadrà

Dataforce prevede una chiusura anno a 1.360.000 auto, circa 560.000 in meno rispetto all’anno precedente. A fine dicembre, si dovrebbero raggiungere questi numeri:

  • 868.000 nuove targhe per i privati (quota di mercato del 63,8%),
  • 65.000 immatricolazioni aziendali (4,8%),
  • 206.000 automobili di noleggio a lungo termine (market share del 15,1%),
  • 87.000 unità al noleggio a breve termine (con una share del 6,4%),
  • 134.000 le auto-immatricolazioni di concessionarie costruttori (quota di mercato al 9,9%).

Il calo più significativo di immatricolazioni sarà per i rent-a-car (-51,3%) e per le auto-immatricolazioni (-51%): noleggio breve, per pochi giorni, insofferenza. Giù il mercato business degli acquisti diretti (-27,8%): le aziende che comprano. Idem il noleggio a lungo termine (-27,1%): le società di noleggio che acquistano auto. La contrazione dei privati, nonostante gli incentivi, dovrebbe attestarsi a -20,7%.

Davvero un peccato, aggiungiamo: un settore con potenzialità enormi, che può far incassare fior di quattrini all’Erario, viene invece trascurato. Per ignote ragioni.

Lascia un commento