in

Germania vuole targhe sulle bici: troppe infrazioni

Incidenti a ripetizione sulle strade tedesche a causa delle violazioni

bici

Il ciclista è un utente debole da tutelare. Contro gli automobilisti imprudenti, da punire. Ma talvolta chi pedala non rispetta il Codice della Strada, causano incidenti. Di qui, la notizia: la Germania vuole targhe sulle bici. Così, le telecamere immortalano chi commette infrazioni. va multato. Si previene, per proteggere anzitutto i poveri utenti vulnerabili, ma anche i monopattinari. Che se si dimenticano degli altri, volando sui monopattini elettrici, vanno redarguiti a loro beneficio. Affinché siano meno aggressivi, violenti nei confronti di pedoni, disabili, bimbi, donne incinte.

Germania vuole targhe sulle bici: perché

Sentiamo il capo della Polizia cittadina di Berlino, Barbara Slowik: la crescente aggressività dei ciclisti ha causato più della metà degli incidenti in cui sono stati coinvolti. Cosa combinano? Si sono allontanati dalle corsie designate, per l’abitudine di fare lo slalom tra i pedoni lungo i marciapiedi. Vanno nella direzione sbagliata lungo le piste ciclabili di passare con il semaforo rosso.

Il Der Tagesspiegel parla addirittura di anarchia su due ruote e suggerisce di introdurre una patente per i ciclisti, che rappresentano circa uno su 25 degli incidenti stradali della città. Ci sono foto e video eloquenti immagini sul tema: parlano anche allo smartphone tenendo il dispositivo in mano, comportamento vietatissimo e pericolosissimo.

Ma è giusto sentire la risposta di chi pedala: i gruppi a favore del ciclismo sostengono che la registrazione di 75 milioni di biciclette della Germania sarebbe un incubo burocratico. Allontanerebbe le persone da uno dei mezzi di trasporto più ecologici.

Problema monopattini elettrici in Italia

Va detto che un problema analogo lo si ha in Italia, come anticipato in apertura, coi monopattini elettrici. Niente patente, targa, Rca, revisione. E così nessuna telecamera che possa dare le multe: lì dove la sensibilizzazione e la campagna di informazione non arrivano, può essere utile la sanzione amministrativa. Come scudo per proteggere per prima cosa questi utenti così tanto vulnerabili: non si rendono conto di mettere in pericolo le loro vite, spesso così giovani.

Lascia un commento