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Ibride plug-in sono un fake per Transport and Environment

Una sorta di nuovo dieselgate, per via delle teoriche basse emissioni

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Ibride plug-in sono un fake per Transport&Environment: una sorta di nuovo dieselgate. Le Case auto le producono solo per stare dentro i limiti dalle istituzioni. Per esempio, l’Ue stanga con multe pesanti chi produce auto inquinanti: per entrare nella media, si fanno le plug-in. Che in laboratorio, sui rulli, consumano pochissimo ed emettono pochissimi gas nocivi. Nel mirino, l’anidride carbonica, la CO2, climalterante, contribuisce all’effetto serra.

Ibride plug-in sono un fake per Transport&Environment: la tesi

L’associazione ambientalista Transport&Environment ha pubblicato questa ricerca boom. Fa discutere. Le plug-in emettono quantitativi di CO2 superiori a quelli omologati, questa la tesi. Pertanto, è nuovo dieselgate, un secondo scandalo orchestrato dalle Case. Per i diesel, si fingeva che inquinassero poco grazie a qualche furbata. Coi plug-in, siamo a quel livello, dice T&E. Che è scatenata.

Basta incentivi alle plug-in: esortazione di T&E

Addirittura, Transport&Environment dice ai Governi: non date incentivi alle plug-in ibride. L’esortazione è anche per l’Italia. Soldi considerati uno spreco di soldi pubblici. Molto meglio usare quei denari per le elettriche pure e la rete di ricarica. Incentivi alle elettriche al 100% e creazione di una rete capillare di colonnine.

Ibride plug-in: dipende da come le usi

Ma alla fine c’è un trucco? Le Case barano? No. La legge c’è, si sta nelle norme. I risultati ottenuti nella ricerca di T&E non mostrano nessuna violazione delle norme di omologazione. Col dieselgate, le cose erano diverse. Infatti, alcuni Gruppi auto hanno patteggiato, altri ammesso la colpa.

Come per qualsiasi auto, se la usi bene, allora consumi ed emetti poco. Se la usi male, allora consumi ed emetti molto di più. C’è un libretto d’uso e manutenzione per le ibride plug-in: più la batteria è carica e più vai in elettrico, più rispettoso dell’ambiente sari. Che colpe hanno le Case se c’è una legge? Non che le elettriche siano a zero emissioni per davvero: freni, gomme, polvere. Senza parlare della produzione e dello smaltimento delle batterie. Magari le elettriche spostano l’inquinamento dal centro alla periferia: dall’auto alla produzione di energia elettrica e delle batterie. Le plug-in sono auto adatte a chi si fa bastare la carica iniziale delle batterie e utilizza l’auto sulle lunghe percorrenze sporadicamente.

Sei sei di fretta e stressato, se compri la plug-in solo per entrare nelle ZTL, allora la plug-in inquinerà tantissimo.

Quali modelli di ibride plug-in testati da Transport&Environment

Nel mirino dell’associazione: BMW X5 xDrive 45e, Mitsubishi Outlander Mivec 2.4 PHEV, Volvo XC60 T8 Twin Engine. Per ora, le Case non rispondono. Né queste né altre. Tutto s’è svolto col Pems, il sistema portatile di misura delle emissioni utilizzato per i test su strada RDE. Molto numerose le prove. Fra l’altro, a batteria carica in elettrico; ad accumulatore scarico e col motore a benzina prioritario; a batteria scarica e ripristino utilizzando con elettrico come generatore; a batteria carica ma a pieno carico. Percorrendo prima l’autostrada, poi la statale e infine la città.

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