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Regno Unito: l’accordo sulla Brexit deve arrivare entro Natale per evitare ulteriori rischi

Un no deal porterebbe grossi svantaggi sia ai britannici che agli europei

industria auto

Mentre i colloqui sulla Brexit entrano nella fase finale, la Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT) ha fatto nelle scorse ore un ultimo appello ad entrambe le parti per mantenere il settore automobilistico al centro delle discussioni, con l’obiettivo di raggiungere un accordo da ufficializzare entro Natale e che evita le tariffe o si rischia di danneggiare una delle industrie manifatturiere più preziose d’Europa.

L’intero settore europeo, compreso il Regno Unito, ha già perso 100 miliardi di euro a causa della pandemia, quindi è importante garantire che l’industria automobilistica non subisca ulteriori danni dalle tasse che andrebbero in vigore dal 1° gennaio 2021. In caso di esito positivo, la Brexit porterebbe 110 miliardi di euro sulle spalle delle case automobilistiche.

Tariffe no deal Brexit SMMT
Regno Unito, un no deal della Brexit porterebbe pesanti perdite al settore automobilistico UK

Regno Unito: il settore automobilistico ha già perso 100 miliardi di euro a causa del COVID-19

Solo per l’industria britannica, i nuovi dati rivelano che le perdite della produzione potrebbero costare fino a 55,4 miliardi di sterline nei prossimi cinque anni se il settore fosse costretto a seguire le condizioni dell’OMC a lungo termine. Anche se venisse fatto un accordo commerciale concordato, i costi per l’industria sarebbero di circa 14,1 miliardi di sterline. Con poco tempo rimasto alle aziende per prepararsi ai nuovi termini commerciali, prima viene concluso un accordo e meno sarà dannoso per il settore e per i suoi lavoratori.

Rivolgendosi a un pubblico di dirigenti del settore, politici e media di tutto il mondo durante l’evento online SMMT 2020 Update Live, il presidente della SMMT e George Gillespie OBE, presidente esecutivo di HORIBA MIRA, hanno dichiarato: “Abbiamo bisogno di una futura relazione commerciale che funzioni per il settore automobilistico. Abbiamo già speso quasi un miliardo di sterline per prepararci a ciò che ci riserva la Brexit e abbiamo perso molto anche per colpa del coronavirus. Non dobbiamo affrontare anche i costi delle tariffe“.

Industria auto Germania

Gillespie ha continuato dicendo: “L’industria può fornire la crescita dei posti di lavoro di cui abbiamo bisogno e aiutare a ricostruire un’economia devastata ma il governo deve collaborare con noi per creare l’ambiente giusto per conseguire questo successo. Ciò inizia con un accordo favorevole sulla Brexit e una strategia per aiutare a trasformare la produzione automobilistica nel Regno Unito, attrarre nuovi investimenti, migliorare la nostra forza lavoro e costruire batterie leader a livello mondiale per rendere la nostra produzione pronta per di futuro. Quando il COVID-19 scomparirà, dobbiamo essere pronti. Siamo pronti a sostenere il governo per progettare una ripresa economica e green“.

Oltre alle tasse, il no deal avrebbe un impatto sulla capacità del settore di sviluppare e produrre la prossima generazione di auto e furgoni a zero emissioni, oltre a frenare la diffusione di questi veicoli quando siamo a soli nove anni di distanza dal divieto di vendita di nuove auto e furgoni a benzina e diesel annunciato dal Primo Ministro Boris Johnson.

General Motors batteria 1 milione km durata

Mike Hawes della SMMT ha commentato dicendo: “Il piano del governo per una rivoluzione industriale green è una sfida immensa per l’automotive, il settore energetico, i consumatori e per il governo stesso. Siamo già sulla buona strada per trasformare un’industria basata sul motore a combustione in una basata sull’elettrificazione. Ma completare il lavoro in meno di un decennio non è un compito facile. Con gli showroom chiusi e le fabbriche che non riescono a sostenere gli ordini ricevuti, la capacità del settore di investire ulteriormente è fortemente limitata. Mentre l’orologio si avvicina sempre più alla mezzanotte dei negoziati sulla Brexit, la competitività e l’occupazione di cui abbiamo bisogno per tornare alla crescita sono in bilico“.

Le tasse dell’OMC aggiungerebbero mediamente 2000 sterline al costo delle auto elettriche prodotte nel Regno Unito e vendute nell’Unione Europea, rendendo gli stabilimenti produttivi britannici notevolmente meno competitivi. Inoltre, queste tariffe si tradurrebbero in un aumento di 2800 sterline per ogni veicolo costruito in Europa destinato ai consumatori dello UK.

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