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Indagati i vertici della Strada dei Parchi: 27 milioni sotto sequestro

Abuso d’ufficio, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e attentato alla sicurezza dei trasporti

Autostrada_A25

Indagati i vertici della Strada dei Parchi (la A24): 27 milioni sotto sequestro. Lo riporta il Fatto. Con le accuse, a vario titolo, di abuso d’ufficio, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e attentato alla sicurezza dei trasporti. Insieme a Toto Holding e alla Toto Costruzioni sono destinatari di un decreto di sequestro preventivo di 26,7 milioni di euro eseguito dai finanzieri. Le accuse degli investigatori: “Totale inadempienza, criticità su pile e impalcati. Alcuni lavori svolti con contributi statali”.

Indagati i vertici della Strada dei Parchi: cosa succede

Per gli investigatori e i tecnici nominati dalla procura di Teramo, non avrebbero mai fatto manutenzione su 9 viadotti della A24. Una totale inadempienza, dice la Guardia di Finanza. Dal 2009. E alcuni lavori erano stati eseguiti solo dal 2018, dopo il crollo del Ponte Morandi (tratto Aspi), senza spese a carico della società perché erano stati “utilizzati contributi statali”. Quel crollo che è stata la più grave disgrazia stradale italiana.

Strada dei Parchi: accuse da dimostrare

Tutte da provare le accuse di inaudita gravità mosse dai magistrati teramani. Nei confronti dei vertici di Strada dei Parchi, società della Toto Holding e concessionaria che gestisce le autostrade A24 e A25.

“Le uniche opere di manutenzione ordinaria svolte dalla concessionaria Strada dei Parchi spa hanno riguardato negli anni la pavimentazione, il verde, le segnaletiche e non le parti strutturali dei viadotti”, ovvero cassoni, pile e appoggi e ritegni antisismici.

Sentiamo ancora le Fiamme Gialle: questo ha comportato la contestazione alla concessionaria delle gravi inadempienze agli obblighi derivanti dall’incarico pubblico di gestione dell’autostrada A24 nel tratto teramano e la contestazione dell’attentato colposo ai pubblici trasporti. Poiché le prolungate omissioni dal 2009 al 2018 (e in parte ancora fino all’attualità) non hanno assicurato la funzionalità e l’esercizio in sicurezza della tratta autostradale e hanno messo in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti.

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