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Dopo incidente scappa e torna indietro: reato

Un automobilista ha causato un sinistro stradale, allontanandosi dal luogo dell’impatto 

giudice-e-martelletto

Lo ha deciso la Cassazione, sezione quarta penale, sentenza del 23 settembre pubblicata il 12 ottobre 2020, numero 28304/2020: dopo incidente scappa e torna indietro, è reato. L’imputato, dopo avere soccorso la persona offesa, aiutandola a sedersi sul ciglio della strada, ed averla affidata a un teste, si è allontanato dai luoghi. Per poi tornarvi dopo un certo lasso di tempo. Giustificando il suo comportamento con la volontà di cercare aiuto da un conoscente che abitava lì vicino

Dopo incidente scappa e torna indietro: condannato

Morale: col ferito, occorre attendere i soccorsi. E spiegare l’accaduto alle Forze dell’ordine. Se provochi il guaio, scappi e torni, comunque questo pentimento non cancella il reato. Parliamo di omissione di soccorso.

Tutto ruota attorno all’articolo 189 del Codice della Strada, collegato al Codice Penale. L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, ha l’obbligo di fermarsi e di prestare l’assistenza occorrente a coloro che, eventualmente, abbiano subito danno alla persona.

Invece, il conducente che si fermi e, occorrendo, presti assistenza a coloro che hanno subito danni alla persona, mettendosi immediatamente a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, quando dall’incidente derivi il delitto di lesioni personali colpose, non è soggetto all’arresto stabilito per il caso di flagranza di reato. E neppure fermarsi un attimo basta: vedi qui.

Non soccorrere gli animali, quale reato

Attenzione: l’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi. E di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno.

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