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Autostrade per l’Italia alla Cassa depositi: per ora i Benetton vincono

Niente revoca, e un accordo favorevole alla famiglia veneta. Ma la partita è lunga

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Autostrade per l’Italia alla Cassa depositi: per ora i Benetton vincono. Il fischio d’inizio della partita ad agosto 2018. Cade il Ponte di Genova su un tratto gestito da Autostrade per l’Italia (Aspi). Che è di Atlantia. Che è dei Benetton. Lo Stato (proprietario delle rete) aveva dato gran parte delle autostrade in concessione ad Atlantia. Che ha l’obbligo di fare manutenzione e il diritto di incassare pedaggi. Dopo il crollo, il M5S parla di revoca della concessione. Il Governo Conte idem. Fra i più accalorati, il grillino Di Maio. Ma per paura della penale di 25 miliardi, la revoca non c’è. Governo e Benetton fanno un accordo. Lo Stato entra in Autostrade per l’Italia per mezzo della Cassa depositi e prestiti. Qui nasce un secondo guaio: la Cassa deve tirare fuori quattrini, fare manutenzione, e abbassare i pedaggi.

Autostrade per l’Italia alla Cassa depositi: primo passo

Poche ore fa, la holding infrastrutturale Atlantia ha compiuto un primo passo verso la soluzione sulla questione Il consiglio di amministrazione ha dato il via libera per procedere con la costituzione della newco che deterrà l’88% del capitale del concessionario: la nuova società avrà il nome di Autostrade Concessioni e Costruzioni Spa.

Dopodiché, ci sarà la scissione parziale e la successiva quotazione in Borsa. Si vedrà in un consiglio di amministrazione di Atlantia, che dovrà porre fine alle trattative in corso con la Cassa depositi e prestiti sulla valutazione da assegnare al concessionario.

Valutazione di Autostrade: 11 miliardi?

La prima vittoria dei Benetton: niente revoca. Adesso si profila la seconda vittoria dei Benetton: 11 miliardi. Questa sarebbe la valutazione di Aspi. Per ora, è solo un’indiscrezione. Non si sa nulla. Neppure quanti soldi incasserebbero i Benetton. Ma la partita era iniziata con la revoca. Ora ha preso una piega molto diversa rispetto a come Governo, M5S e Di Maio avevano prospettato il tutto. Sotto questo profilo, la Borsa la dice lunga: titolo Atlantia schizzato alle stelle.

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