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Incentivi auto bruciati: fate in fretta

In due giorni (1 e 2 settembre) bruciati 75 milioni

incentivi

L’Italia ha fame di auto. Gli italiani sono vogliosi di automobili. Segno che il Paese ha ancora il cuore che pulsa, nonostante una classe politica così poco entusiasmante. Infatti, i 500 milioni di bonus del decreto Agosto finiranno per il 15 settembre: incentivi auto bruciati. Sbarcati il 1° settembre, fanno furore: in due giorni (1 e 2 settembre) evaporati 75 milioni. Oltretutto, per la fascia preferita, benzina e diesel, ci sono solo 100 milioni di dote. Quindi, se volete il bonus, fate in fretta, andate in concessionaria. Eppure, il cambio repentino delle norme in vigore e oltre 15 giorni di inoperatività della piattaforma di Invitalia per i nuovi incentivi hanno creato disagi alla clientela. E agli operatori del settore. Costretti a lavorare nell’incertezza più totale rispetto alla capienza e al residuo dei fondi.

Incentivi auto bruciati: quale futuro

A questo punto, parte dei 500 milioni stanziati per altro potrebbero essere riversati nella dote delle auto a benzina o diesel. L’Unrae ha manifestato perplessità in merito alla sua suddivisione dei finanziamenti in 3 plafond, che sono disconnessi dalle reali segmentazioni di mercato e rischiano, quindi, di frenare le libere scelte dei consumatori. Il plafond di 100 milioni di euro destinato ai veicoli che emettono da 91 a 110 g/km di CO2 si esaurirà anzitempo creando inevitabili distorsioni di mercato. L’idea è riallocare le risorse in eventuale esubero, verso i fondi prematuramente esauriti.

Cosa accadrà ai bonus auto nel 2021

Oppure, i 20 miliardi di anticipo del Recovery Fund potrebbe in parte (l’ideale sarebbe una decina di miliardi, come in Francia) essere usato per i bonus auto: una nuova dotazione, però più intelligente. nella legge Bilancio 2021. Non si intende solo incentivi sotto forma di sconto: c’è anche la rete di ricarica elettrica da estendere. In più, serve una riforma fiscale per l’auto aziendale. Niente male anche l’idea della Germania: abbassare l’Iva e stimolare la creazione di colonnine. Su, l’Europa ci guarda e ci insegna: seguiamola, cari politici italiani al Governo.

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