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Pali e rastrelliere a Milano: ma la sicurezza stradale?

Incidente per uno scooterista in una via centrale

pali e rastrelliere

Guardate le foto (repubblica.it): pali e rastrelliere a Milano. Tutto in regola, tutto secondo il Codice della Strada. Ma qualche piccolo dubbio sulla sicurezza stradale c’è. Non sotto il profilo legale: il Comune è innocente. Discutiamo a livello di opinione del cittadino, dell’utente. Se uno esce di strada in auto, in moto, in scooter, con la bici o col monopattino elettrico, pali e rastrelliere non sono il massimo. Lo dimostra anche l’incidente a uno scooterista in una via centrale di Milano. Chissà, magari senza pali e rastrelliere (e bici in sharing), la via di fuga sarebbe stata più agevole per l’utente della strada. Così è per gli altri Comuni, che a ruota copiano Milano, capofila di questa mobilità nuova, moderna, del futuro, pulita, dolce.

Pali e rastrelliere a Milano: che cosa è successo

Scontro tra un pullman navetta e una moto alle 6.45 di giovedì 27 agosto 2020, lungo corso Buenos Aires a Milano. L’uomo, 35 anni, alla guida delle due ruote è stato sbalzato per l’impatto e ha sbattuto contro i paletti metallici di una rastrelliera di bici del bike sharing. Lo spiega l’Areu, l’Azienda regionale emergenza urgenza. Lo scooterista è in gravi condizioni.

Nessuno può dire se, senza pali e rastrelliere (e bike sharing), l’incidente sarebbe stato meno grave. O almeno nessuno che non sia esperto in infortunistica stradale. In perizie. D’istinto, di primo acchito, per qualsiasi utente, sarebbe meglio non avere quegli ostacoli ai lati. Oltretutto, sarebbe meglio rendere sempre ben visibili pali e rastrelliere. Anche di notte. Con catarifrangenti specifici. Così che l’utente possa destreggiarsi meglio in caso di uscita di strada.

pali

Un Codice della Strada su misura per i Comuni

Ma la legge è molto elastica. Il Codice della Strada è un assist continuo ai Comuni, che sono perfettamente in regola. Stravincono facile. Vuoi un esempio?  I dissuasori di sosta sono dispositivi stradali atti ad impedire la sosta di veicoli in aree o zone determinate. Essi possono essere utilizzati per costituire un impedimento materiale alla sosta abusiva. I dissuasori assumono forma di pali, paletti, colonne a blocchi, cordolature, cordoni ed anche cassonetti e fioriere ancorché integrati con altri sistemi di arredo. I

I dissuasori possono essere di qualunque materiale: calcestruzzo, ferro, ghisa, alluminio, legno o plastica a fiamma autoestinguente. Devono essere visibili e non devono, per forma o altre caratteristiche, creare pericolo ai pedoni e, in particolare, ai bambini.

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