in

Allison critica la Ferrari per il modo di gestire il team

James Allison vede una mentalità a breve termine nella gestione del team Ferrari, una mentalità che a suo avviso non è sempre utile

James Allison
James Allison

James Allison vede una mentalità a breve termine nella gestione del team Ferrari, una mentalità che a suo avviso non è sempre utile in uno sport come la Formula 1 dove spesso è necessario attendere diverse stagioni per osservare i risultati di determinate decisioni strategiche.
Allison sa di cosa sta parlando, dato che ha lavorato nella stessa Scuderia in passato in due periodi diversi. È stato direttore tecnico tra luglio 2013 e luglio 2016, quando per motivi personali ha deciso di tornare nel Regno Unito per essere più vicino alla sua famiglia. All’inizio del 2017, è entrato in Mercedes-AMG.

Il sostituto di James alla Ferrari fu Mattia Binotto, che fino a quel momento era stato responsabile delle unità di potenza. Lo stesso Binotto che all’inizio del 2019 avrebbe assunto la guida della squadra dopo la partenza di Maurizio Arrivabene, che ha lasciato la formazione dopo una stagione segnata da molte difficoltà.

Quattro anni dopo aver lasciato l’Italia, James Allison ha iniziato a parlare di com’è lavorare per la Scuderia. Ammette che è un onore far parte del Cavallino Rampante, ma sottolinea che la passione della squadra contraddice spesso le esigenze della categoria regina, che troppo spesso richiede pazienza.

Le dichiarazioni di James Allison si verificano in un momento in cui la Ferrari è al centro delle critiche per le scarse prestazioni della sua SF1000, che in questa stagione ha perso la retta via fino a cadere nella zona centrale della griglia. Charles Leclerc ha conquistato un podio al GP d’Austria, ma in Stiria le due auto si sono dovute ritirare nel primo giro dopo essersi toccate.

Ti potrebbe interessare: Mercedes fa firmare un ingegnere che la Ferrari ha licenziato nel 2019

Lascia un commento