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Questione Autostrade: ci sono fortunati investitori di Borsa

C’è chi ha comprato mentre le azioni crollavano, e ha rivenduto dopo il rialzo

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La vicenda di Autostrade per l’Italia, con l’accordo fra Governo e Benetton, verrà ricordato per due cose. Primo: la strumentalizzazione politica della questione. Così piena di cavilli tecnici che nessuno può cantare vittoria: si vedrà se e quanto lo Stato ci avrà guadagnato grazie alla Cassa depositi e prestiti che diventa controllore. Secondo: le azioni di Borsa. Vediamo in basso.

Questione Autostrade: fiuto straordinario per qualcuno

Seguiteci nel ragionamento.

  1. Tre giorni fa, Conte e il M5S dicono che ci sarà la revoca ad Autostrade per l’Italia.
  2. Tonfo in Borsa di Atlantia del 15%. Motivo: perde la concessione, perde la capacità di ottenere prestiti bancari, danno d’immagine.
  3. C’è chi ha comprato le azioni Atlantia mentre crollavano.
  4. Arriva l’accordo Benetton-Governo, col titolo Atlantia che schizza di prepotenza all’insù.
  5. Quello stesso che aveva comprato durante il crollo, ora rivende. Ricavo netto del 27%.
  6. È qualcuno dotato di fiuto straordinario: c’è da guadagnare fortune con questo intuito.

Nelle ultime ore, il mercato ha mostrato gradimento per l’accordo Governo-Atlantia sul dossier Autostrade: addio al rischio di una revoca delle concessioni. Così, Atlantia è lievitata del 20% a Piazza Affari: che boom.

E ora tocca a Blackstone entrare in Autostrade

Non solo. Edizione cambierà status di socio in Aspi, diventando un azionista di minoranza. La catena societaria (finora) vedeva Edizione (la holding della famiglia Benetton) detenere il 30% di Atlantia che controllava l’88% di Aspi. Insieme ad Atlantia figurano nel capitale di Aspi anche Allianz e Silk road per una quota complessiva del 12%. Adesso, tutto cambierà. Stando a indiscrezioni del Sole 24 Ore, tra i principali candidati a entrare nel capitale di Autostrade per l’Italia al fianco di Cassa depositi e prestiti, c’è Blackstone. Con un investimento di alcune centinaia di milioni.

Ma chi è questa Pietra Nera? Trattasi di una gigantesca società finanziaria, specializzata nei settori di private equity: rilevamento delle quote azionarie. Poi fa investimenti immobiliari. Il patrimonio gestito? Siamo sui 457 miliardi di dollari.

Tutto insomma lascia capire che c’è un clima positivo intorno ad Atlantia, in crescita all’apertura di Piazza Affari.

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