L’industria e i governi dell’Unione Europea hanno stanziato ben 60 miliardi di euro nel 2019 per la produzione di auto elettriche e batterie. Si tratta di un’importante crescita rispetto al 2018 che ha permesso l’Europa di sorpassare la Cina, fermatasi a 17,1 miliardi.
Anche se la Repubblica popolare cinese è leader incontrastata nel settore, l’UE ha tutte le carte in regola per riuscire a portarsi a casa dei risultati importanti nel settore dei veicoli a zero emissioni.
Auto elettriche: l’UE ha investito nel 2019 ben 60 miliardi di euro
Secondo l’ultimo report pubblicato da Transport & Environment (qui in versione completa), la spinta regolatoria degli obiettivi sulle emissioni di CO2 fissati dall’Europa (95 g/km di CO2) è stata molto importante per raggiungere questo risultato attraverso degli investimenti di tre volte e mezzo in più rispetto a quelli effettuati in Cina.
Questo target è stato temporaneamente sospeso a causa dell’emergenza coronavirus che ha bloccato un po’ tutto il settore automobilistico. Inoltre, in Italia è stato fissato proprio questo target per ottenere l’ecobonus per poter acquistare un’auto green.
Il report di Transport & Environment afferma che la Germania è stata la nazione protagonista del Vecchio Continente con investimenti record di 40 miliardi di euro, soprattutto grazie all’impegno del gruppo Volkswagen e per il denaro stanziato per la Gigafactory di Tesla presente a Berlino.
Al secondo posto troviamo la Repubblica Ceca con 6,6 miliardi mentre al terzo posto c’è l’Italia con 1,75 miliardi provenienti principalmente da FCA. In quarta e quinta posizione troviamo rispettivamente Francia e Svezia con 1 miliardo.
Saul Lopez, capo eMobility di Transport & Environment, ha dichiarato: “Fino a qualche anno fa l’Europa era completamente assente dalla corsa per la supremazia nell’elettrico. Ma i target CO2 hanno spinto le Case e la politica a investire 60 miliardi di euro in per colmare il divario con la Cina. I legislatori ora dovrebbero raddoppiare l’impegno con misure di stimolo in grado di guidare una ripresa economica green“.
In conclusione, Transport & Environment chiede ai governi europei di imporre delle misure più stringenti alle case automobilistiche entro il 2030 e di abbandonare definitivamente l’uso di motori endotermici entro il 2035 così da spingere le auto elettriche.