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Fase 2: ci si può fare accompagnare al lavoro

Il Governo chiarisce un ulteriore aspetto sulla Fase 2; una richiesta avanzata da molti lavoratori che preferiscono farsi accompagnare al lavoro

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Continuano ad arrivare ulteriori chiarimenti sulla Fase 2, ormai cominciata da quasi una settimana. Un’ulteriore possibilità è quella di farsi accompagnare a lavoro da un familiare in quei casi in cui il lavoratore non abbia la patente o non si è autosufficienti. Lo riporta un’ulteriore FAQ sul sito del Governo. La risposta giunge inoltre dopo che molti lavoratori avevano chiesto, nei giorni scorsi, di poter essere accompagnati sul luogo di lavoro con un mezzo privato.

Limitare l’utilizzo dei mezzi pubblici

A Palazzo Chigi sono ben consci della necessità di limitare al massimo l’utilizzo di tutti i mezzi pubblici. Inoltre hanno specificato che la condivisione delle automobili appare valida solo nel caso di spostamenti giustificati secondo quanto riportato sull’ultimo DPCM del 26 aprile scorso. Le cautele devono inoltre sempre essere prese nel migliore dei modi, a cominciare dall’utilizzo costante della mascherina. Il passeggero deve quindi stare ad almeno un metro di distanza nel caso i due non fossero conviventi. Si capisce che ad esempio le vetture a due posti, spesso non possono garantire un comportamento di questo tipo.

Il testo della nuova “apertura” riporta quindi che nei casi descritti sopra ci si può fare “accompagnare da un parente o una persona incaricata di tale trasporto da e verso la propria abitazione, anche tenuto conto dell’esigenza di limitare quanto più possibile l’utilizzo di mezzi pubblici e comunque nel rispetto di quanto previsto per l’utilizzo dei mezzi privati”. Di conseguenza viene chiarito che anche “lo spostamento dell’accompagnatore è – quindi – giustificato”.

Inoltre le FAQ del Governo hanno anche aperto agli spostamenti giustificati dalla necessità di muoversi per cercare una nuova abitazione. In virtù della riapertura delle agenzie immobiliari.

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