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Alfa Romeo 33/2 Daytona: la sportiva da competizione di fine anni ’60

L’auto era carrozzata da Franco Scaglione e progettata da Autodelta

Alfa Romeo 33/2 Daytona

La Tipo 33 è una delle vetture più interessanti costruite da Alfa Romeo per le competizioni. L’auto, prodotta dal 1967 al 1977, ha partecipato principalmente al campionato del mondo sportprototipi, alle cronoscalate e al campionato CanAm.

Nel 1968, il reparto corse del Biscione decise di progettare e costruire un’evoluzione di quest’auto chiamata Alfa Romeo 33/2 Daytona, carrozzata da Franco Scaglione. Durante la 24 Ore di Daytona, il veicolo riuscì a conquistare il primo posto nella sua classe. Da questo momento in poi, la 33/2 venne chiamata anche Daytona.

Alfa Romeo 33/2 Daytona
Alfa Romeo 33/2 Daytona, ecco l’evoluzione della Tipo 33

Alfa Romeo 33/2 Daytona: l’auto da competizione che conquistò diverse vittorie nel Motorsport

Altre vittorie conquistate dal veicolo da competizione furono quelle alla Targa Florio, alla 1000 km del Nurburgring e alla 24 Ore di Le Mans del 1968. La vettura, progettata da Autodelta, disponeva del motore della Giulia TZ2 posizionato centralmente, proprio alle spalle del pilota.

Oltre a questo, l’Alfa Romeo 33/2 pesava appena 580 kg grazie all’impiego di un telaio in tubi di alluminio con tralicci in fusione di magnesio. Il nome scelto dalla divisione corse della casa automobilistica di Arese deriva dall’unione della sigla del progetto e del numero della cilindrata del propulsore.

Alfa Romeo 33/2 Daytona

La prima versione della vettura era chiamata Periscopica per via delle particolari prese d’aria poste alle spalle del pilota. Grazie al propulsore V8 montato centralmente, l’Alfa Romeo 33/2 Daytona era in grado di sviluppare una potenza di 270 CV a 9600 g/min e di raggiungere una velocità massima di 298 km/h.

Nel corso degli anni, gli ingegneri del Biscione decisero di applicare altri aggiornamenti estetici volti a migliorare ulteriormente l’aerodinamica del modello. In particolare, venne assottigliato il muso e allargati i parafanghi posteriori in modo da ospitare delle prese d’aria più ampie.

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