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BMW e Volkswagen ammettono difficoltà produttive dovute alla mancanza di approvvigionamento da Italia e Spagna

Le Case tedesche, a causa del Coronavirus, hanno difficoltà di approvvigionamento soprattutto proveniente da Italia e Spagna

BMW Stabilimento

A causa della pandemia da Coronavirus sono ormai diverse le case automobilistiche che si sono trovate a dover chiudere i battenti per periodi più o meno lunghi. La diffusione del Coronavirus va fermata e questo è uno dei modi per farlo. Ma poi c’è chi deve chiudere perché non riesce più a produrre vetture. Queste perché le difficoltà di approvvigionamento della componentistica varia indicano solamente tale soluzione.

Chi produce questi prodotti si trova spesso in quarantena e quindi con l’attività produttiva ferma al palo. Quindi chi produce auto non può farlo e quindi non può nemmeno venderle. Molte concessionarie non si sono ancora adattate per metodologie alternative da sfruttare in questa situazione, quindi risultano chiuse al pubblico. E ai possibili nuovi acquirenti.

In Germania, i vertici delle principali case automobilistiche (BMW, Volkswagen e Mercedes) hanno compreso che bisogna porre l’attenzione su una situazione mai sperimentata prima. il problema è stato persino esposto al Governo centrale.

C’è il rischio fallimento per i fornitori

Il problema è piuttosto serio, ovviamente, tanto che sono diversi i fornitori di componenti di vetture che rischiano anche il fallimento. Questo perché non riescono a resistere ad un possibile shock produttivo come quello configurato dalla situazione attuale. Le case automobilistiche non possono nemmeno conoscere una possibile data di riapertura dei loro stabilimenti, e questo ovviamente non aiuta.

Si è svolto in questi giorni un colloquio delle case automobilistiche tedesche citate, con la cancelliera Angela Merkel. A lei è stato chiesto quando sarà riavviata la produzione, ma è stato anche chiesto un preciso piano utile ad un approccio che coinvolga l’Europa secondo una visione comunitaria. Ma ciò che sorprende, visti anche certi toni spesso entusiastici e sprezzanti della sensibilità verso il nostro Paese, è che in Volkswagen pare abbiano timore di mettere in pratica una ripartenza finché in Italia e Spagna tutto rimarrà chiuso. Questo perché gran parte dell’approvvigionamento necessario in Germania proviene proprio dal nostro Paese e dalla Spagna. In questo momento soltanto BMW ha fissato una possibile data di riapertura, il 19 aprile prossimo, ma nulla appare confermato. Nel frattempo tutti i produttori automobilistici tedeschi hanno chiuso i loro stabilimenti già da metà marzo.

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