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Coronavirus in UK: il blocco ha portato a una diminuzione dell’inquinamento

I livelli di ossido di azoto e delle piccole particelle sono diminuiti rispetto a prima grazie al blocco

Coronavirus Regno Unito inquinamento

L’emergenza coronavirus ha colpito anche il Regno Unito. Il blocco attuato dal Governo inglese ha portato a una riduzione del tasso di infezione che a sua volta ha migliorato la qualità dell’aria. Una ricerca pubblicata questa settimana mostra che le città di tutto il Regno Unito hanno riscontrato una diminuzione dell’inquinamento atmosferico dato che la popolazione ha ridotto gli spostamenti.

Il paese è stato effettivamente bloccato da circa una settimana e, come riportato dalla BBC, gli scienziati della National Centre for Atmospheric Science (NCAS) affermano che la riduzione dei viaggi ha migliorato notevolmente la qualità dell’aria.

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Coronavirus, il Regno Unito registra un calo del livello di inquinamento atmosferico

Coronavirus: uno studio conferma la diminuzione dell’inquinamento nel Regno Unito a causa del blocco

L’analisi degli esperti ha mostrato dei livelli ridotti di biossido di azoto e di piccole particelle in diverse città del Regno Unito nelle ultime settimane. Utilizzando degli appositi strumenti di misurazione, fatte in 10 paesi dello UK, i ricercatori hanno confrontato i livelli di inquinamento da ossido di azoto e da piccole particelle dal 15 febbraio al 24 marzo con i livelli medi registrati nello stesso periodo tra il 2015 e 2019.

I risultati hanno mostrato che i livelli di inquinamento sono generalmente diminuiti parecchio, anche se in alcune città il calo è risultato inferiore. Stranamente, York ha visto aumentare leggermente il livello di ossido di azoto mentre è stato riscontrato anche un calo dei livelli di particolato rispetto alla media riscontrata nei quattro anni precedenti.

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Il professor James Lee della NCAS sostiene che adesso “l’aria è decisamente più sana e i livelli di inquinamento in questo momento equivalgono a una vacanza, diciamo alla domenica di Pasqua”. In questo momento, gli esperti del laboratorio non hanno ancora identificato le cause esatte che hanno portato al calo dell’inquinamento in quanto l’attività umana non è l’unico fattore ad influenzare questi livelli.

Il professor Ally Lewis, direttore scientifico della NCAS, ha affermato che il miglioramento della qualità dell’aria potrebbe avere un piccolo effetto sull’epidemia del coronavirus in quanto quest’ultimo attacca il sistema respiratorio dell’essere umano.

Nel mezzo di una crisi sanitaria come questa, una migliore qualità dell’aria può avere solo un piccolo effetto. Ma sarà senza dubbio positivo rispetto al normale livello di inquinamento degli altri giorni. È un’ulteriore motivo per rimanere a casa e per non spostarsi se non in caso di bisogno poiché evitare le emissioni e l’inquinamento fa la differenza“, ha speigato Lewis.

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