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Guanti in auto contro il coronavirus: cautela

Attenzione a chi si copre le mani. Occorre prendere precise precauzioni

corona virus

Sul web impazzano i consigli anti-Covid 19: fra questi, i guanti in auto contro il coronavirus. Ecco perché l’Istituto superiore di sanità è intervenuto sulla questione. Rispondendo alla domanda: i guanti servono a prevenire le infezioni?

Guanti in auto contro il coronavirus: non così scontato

I guanti servono a prevenire le infezioni a patto che non sostituiscano la corretta igiene delle mani: questa deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno 60 secondi. Prima lavi le mani, poi metti i guanti. È necessario che i guanti siano ricambiati ogni volta che si sporcano: altrimenti diventano un concentrato di sporco. Quello che il coronavirus cerca. I guanti eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati: se buttati via male, diventano veicolo di malattie potenzialmente.

Come le mani, i guanti non devono venire a contatto con bocca naso e occhi. Se il guanto è sporco, e poi ci si tocca la bocca, è stato inutile usarlo. I guanti devono essere eliminati al termine dell’uso e non riutilizzati: mai lasciarli nell’abitacolo. Un errore enorme analogo a quello che commette chi usa lo straccio, pulisce, e lo lascia in macchina.

Guanti in auto contro il coronavirus: necessari?

Né la mascherina né i guanti sono necessari alla guida contro il corona. Sono indispensabili in alcuni contesti lavorativi: è così per il personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti. Idem nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati.

Quanti positivi: i numeri veri

Intanto, ecco i numeri veri della pandemia. Sono almeno 100.000 i casi di contagi al coronavirus , di cui 70.000 non identificati. Lo rileva la fondazione Gimbe a poco più di 3 settimane dal primo caso di Codogno. Una fonte autorevole: la fondazione Gimbe: ha lo scopo di favorire la diffusione e l’applicazione delle migliori evidenze scientifiche con attività indipendenti di ricerca, formazione e informazione scientifica. Per migliorare la salute delle persone e contribuire alla sostenibilità di un servizio sanitario pubblico, equo e universalista.

E al Sud Italia, qual è la situazione? Solo e unicamente il distanziamento sociale può evitare il disastro sanitario nel Mezzogiorno. Le precedenti esperienze di pandemie influenzali, in particolare quella del 2009-2010, hanno dimostrato che è impossibile contenerla nel luogo in cui emerge. Impossibile prevenire a medio termine la diffusione internazionale dell’infezione. Le misure di distanziamento sociale mirano a ridurre la frequenza dei contatti e ad aumentare la distanza fisica tra le persone, riducendo i rischi della trasmissione da persona a persona.

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