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Rc auto familiare: che disastro

È una stangata per i poveri. Perdipiù, molto confusa. Tale da rendere più caotica la Rca

Ci mancava solo la Rc auto familiare, in vigore dal 16 febbraio 2020: estende la legge Bersani, così che anche un’auto possa avere la classe di merito della moto di un altro componente familiare. O la moto la stessa classe dell’auto. Con la legge Bersani, la tipologia di veicolo doveva essere identica: auto e auto, moto e moto. Ora anche da auto a moto e da moto ad auto. È una legnata per i poveri: per gli automobilisti con solo un’auto. Perdi più, molto confusa. Tale da rendere più caotica la Rca, che già una materia piena zeppa di cavilli assurdi.

Rc auto familiare: una botta per chi ha meno soldi

Il mercato Rc auto è libero: se le assicurazioni dicono che ci saranno aumenti, nessuno può impedirlo. Secondo l’Ania (Associazione delle assicurazioni), la nuova disposizione sulla Rc auto scardina definitivamente il sistema bonus malus. Non attiva nessun intervento sugli oneri complessivi. Opera solo una ridistribuzione dei costi degli incidenti con una diminuzione dei prezzi a favore delle famiglie che dispongono di più veicoli. Chi ci perde? Le famiglie che hanno solo un mezzo.

Rca nuova: perché gli aumenti

La Rc auto familiare sfrutta la condotta virtuosa di uno soltanto dei familiari a prescindere dalla storia di guida degli altri membri della famiglia. Anche se sono proprietari di mezzi di altra categoria con ben diverso rischio di sinistrosità. Questo vanifica ogni incentivo di buon comportamento al volante. Incrementa il rischio di maggiori incidenti stradali. Così, i prezzi Rca salgono.

Il malus Rca: che confusione

In più, con un emendamento al milleproroghe, la regola è cambiata. La novità riguarda i il veicolo (come una moto) a cui è stata applicata la classe di una macchina. Se questo veicolo (la moto) è coinvolto in un incidente con colpa, e se il rimborso supera i 5.000 euro, il malus sarà di 5 classi in un colpo. Non di 2 classi come oggi. Altra complicazione: l’emendamento approvato dalla commissione Trasporti della camera al va convertito in legge entro il 28 febbraio. Se no, crolla tutto. Una terza complicazione. Non c’è che dire: il Governo giallorosso ha introdotto una norma inutile, dannosa, iniqua.

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