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IVA patente: la guerra delle autoscuole

IVA sulle patenti B per le auto. Ma anche sulle patenti A delle moto? 

Confarca sul piede di guerra. È la confederazione nazionale che rappresenta le autoscuole e gli studi di consulenza: polemizza sull’IVA che le autoscuole devono pagare per le patenti. Va versata per le patenti B delle auto (poi alla fine a pagare è il cliente). Ma anche per le patenti A delle moto? Secondo Confarca, l’Agenzia delle Entrate ha asserito che anche le patenti A sono soggette a IVA. E qui c’è il problema dell’IVA patente.

IVA patente: Confarca all’attacco

Questo comportamento dell’Agenzia delle Entrate, dice Colangelo, pare assurdo. Nella norma c’è chiaramente scritto che l’IVA va applicata solo alle patenti B e C1. Il numero uno di Confarca sottolinea l’incongruenza del chiarimento di Telefisco sull’applicazione del balzello anche alle patenti per i motocicli. Allora, come associazione di categoria, a a chi si deve far riferimento? Al Parlamento e alle leggi emanate, oppure all’Agenzia delle Entrate?

Tasse sulle patenti: come va a finire

Probabilmente, andrà a finire così. Per le patenti B di oggi e del futuro, sì all’IVA. Quindi, se la media era di 700 euro, adesso si pagano 700 euro più IVA del 22%. Niente retroattività della norma: se no, le autoscuole avrebbero dovuto esigere il versamento dell’IVA dai vecchi clienti. Per le patenti A, audizione di Confarca in commissione Finanze. E un intervento chiarificatore futuro del Governo.

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