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Sebastian Vettel, è il momento del riscatto

Il 2020 potrebbe essere l’anno buono per Vettel, quello utile a ritrovare la concentrazione puntando al riscatto

Sebastian Vettel

Quelle trascorse negli ultimi anni non sono state sicuramente le migliori stagioni di Sebastian Vettel in Formula 1. Il quattro volte campione del mondo ha trascorso fino ad ora anni difficili, soprattutto quelli che lo hanno legato alla Ferrari. Ancora una volta il campionato del mondo è sfuggito e il tempo sembra trascorrere, inesorabilmente. Questa situazione non proprio felice ha fatto prendere in considerazione ipotesi di un possibile ritiro, soprattutto tra i fan e tra gli addetti del Circus.

È chiaro che periodi di alti e bassi sono una costante nella vita, anche nel percorso dei piloti. C’è spesso un momento no nella carriera di molti piloti, si ricorda ad esempio che Lewis Hamilton non è riuscito ad ottenere il meglio da se stesso durante le stagioni comprese tra il 2011 e il 2013. Tanto che erano tanti quelli che avevano posto più di qualche dubbio sul suo approdo in Mercedes, ma sappiamo bene come sono andate poi le cose.

Vettel e l’uragano Leclerc

È evidente che la convivenza con Charles Leclerc non è stata un elemento di facile gestione in casa Ferrari e non è riuscita ad allontanare possibili malumori con Sebastian Vettel stesso. Si può persino dire che il prolungamento di ben 5 anni del contratto di Leclerc con la Scuderia non riesca a portare giovamento nel 2020 di Sebastian Vettel che possiede un contratto in scadenza proprio al termine di quest’anno. Abbiamo visto chiaramente che il 2019 dei due alfieri della Scuderia Ferrari è stato denso di incomprensioni e controversie.

Vettel e Leclerc

Il bandolo della matassa potrebbe essere quello di ragionare correttamente sulla scelta della prima guida. Più volte Mattia Binotto ha già indicato che nel 2020 ognuno dei due piloti potrà ragionare liberamente da possibili ordini di squadra, almeno fino ai primi quattro o cinque Gran Premi. Da quel momento in poi si deciderà chi porterà tra le mani il timone della Scuderia. D’altronde a Maranello sono abituati da sempre alla strategia del numero 1 e del numero 2, con evidenti privilegi riservati al primo della lista. Nelle situazioni che si erano verificate in passato si poteva sostenere che avendo a disposizione un pilota più forte dell’altro le decisioni da prendere su di uno avrebbero condotto alla vittoria dei campionati. Ora la prospettiva è differente.

Vettel e Leclerc
Vettel e Leclerc

Dopo la fantastica vittoria di Monza i tifosi hanno cominciato ad apprezzare maggiormente il talento di Leclerc. Durante quello stesso Gran Premio per Vettel le cose non sono invece andate bene. Sicuramente queste variabili per tutta questa nuova stagione potrebbero costituire un valido elemento capace di mettere alla prova le sue forze.

Le prestazioni di Vettel

Con l’avvio dell’era Turbo Ibrida della nuova Formula 1 la Mercedes è stato il team che ha saputo interpretare al meglio i nuovi regolamenti. Questo è chiaro. Ma in casa Ferrari hanno provato a ridurre il gap nel corso di questi anni, sebbene non sia arrivato fino ad oggi il giusto riconoscimento. Ma possiamo provare a capire meglio il comportamento di Vettel partendo da una piccola analisi che coinvolge gli anni che il tedesco ha trascorso in Ferrari, dal 2017 ad oggi. Utilizziamo il 2017 perché è stato il primo anno in cui Ferrari è riuscita a battagliare con la Mercedes.

Il 2017

La prima parte della stagione 2017 per Vettel si era rivelata abbastanza interessante. Tuttavia, il buon lavoro messo in pratica durante quella parte di stagione è andato perso nella seconda metà del campionato. Ricordiamo quanto accaduto a Singapore e i gravi problemi di affidabilità patiti dalla Ferrari in Malesia prima e in Giappone poi. Ma un errore commesso all’inizio del Gran Premio del Messico ha contribuito a spegnere tutte le speranze che il tedesco riponeva nella rincorsa al titolo.

Il 2018

Si potrebbe dire che la stagione 2018 sembrava essere iniziata con le medesime intenzioni del 2017. Anche in quel caso la prima parte della stagione aveva fatto vedere ottime cose, ma poi gli errori della seconda parte hanno finito per condizionare la rincorsa al titolo. Si ricordano gli errori commessi a Monza, in Giappone e ad Austin. Non sono pochi quelli che pensano che Vettel abbia perso la fiducia nei propri mezzi subito dopo l’incidente patito in Germania durante quella stagione.

Il 2019 e l’anno che verrà

Il 2019 ha configurato un inizio di annata decisamente lontano dalla positività. La SF90 si era rivelata una vettura poco adatta allo stile di guida di Vettel e quindi difficilmente gestibile per tutta la prima parte della stagione. Ma al ritorno dalla pausa estiva, sebbene in Bahrain si erano viste ottime cose con Leclerc, la musica sembrava essere cambiata. Ma gli errori di Vettel sono rimasti.

Sebastian Vettel

A Monza e in Gran Bretagna per esempio. Elementi che hanno portato molti dei suoi fan a chiedere l’abbandono della massima serie. Il 2020 dovrebbe aprirsi con una monoposto più vicina allo stile di guida del tedesco. Ma l’incognita della data di fine contratto fissata al termine del 2020 rimane ancora. Come rimane il giovane compagno di squadra. Vettel dovrà per forza rilanciare la sua carriera durante questo anno che potrebbe essere l’ultimo a bordo di una Ferrari.

Come può riscattarsi Sebastian Vettel?

La domanda quindi è molto semplice. Cosa potrà fare Vettel per cambiare il destino delle cose?

Sono tanti quelli che attribuiscono il declino di Vettel ad un problema strettamente anagrafico. Ma si può dire che questa ipotesi si colloca lontano da quelli che potrebbero essere i motivi reali. Non è un caso se Lewis Hamilton oggi porta sul groppone 35 anni di età e non ha alcuna intenzione di smettere. L’ultimo campionato mondiale vinto da Michael Schumacher è stato portato a termine all’età di 35 anni. Quindi l’ipotesi potrebbe anche essere esclusa, con semplicità.

Vettel ad Austin
Vettel ad Austin e il cedimento della sospensione

Vettel, per tornare ad andare forte (e lo sa fare), ha bisogno di concentrazione e lavoro psicologico. Il tedesco dovrebbe mantenere la calma quando si trova sotto pressione, provando anche a ritrovare se stesso. La pressione che si vive in Ferrari non è di certo quella che ti porti sulle spalle all’interno di altri team del Circus, di certo potrebbe risultare fin troppo eccessiva per il buon Sebastian. Cambiare squadra potrebbe essere un’ulteriore soluzione? Già da qualche tempo torna e poi va via l’ipotesi di un possibile approdo a Maranello di Daniel Ricciardo, in passato si era anche discusso di avvicinamenti tra Vettel e McLaren o Vettel e Red Bull ma prendiamo le ipotesi con le pinze.

Ma la soluzione che i suoi tifosi, e quelli della Ferrari, si aspettano è sicuramente quella che vede un Sebastian Vettel in grado di dedicare più tempo alla sua carriera. Le sue scelte non sono facili e non lo sono mai state, solo il tempo e i risultati potranno dire l’ultima parola.

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