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Viadotto Scrivia Pietrafaccia dell’A7: cosa dice il ministero

Terminati i controlli sui cavalcavia in Liguria: le indicazioni dei tecnici

Mentre si aspettano le decisioni del Governo sulla revoca della concessione dopo il crollo del ponte Morandi, Autostrade per l’Italia ancora nella bufera per i viadotti liguri. Comunque, ci tiene a precisare le notizie uscite sul web. Infatti, la Direzione di Tronco di Genova dice la sua sul viadotto Scrivia Pietrafaccia dell’A7. È stato verificato dalla società specializzata Speri il 30 luglio 2019. L’ispezione del 22 gennaio 2020 del ministero dei Trasporti ha confermato le condizioni della struttura.

Viadotto Scrivia Pietrafaccia dell’A7: parola ai tecnici

I tecnici del ministero dei Trasporti:

  • hanno ravvisato la necessità di dare avvio ai lavori di ripristino;
  • non hanno indicato o suggerito limitazioni al traffico, né altre misure compensative;
  • infine, hanno chiesto ad Aspi di effettuare un’analisi costi-benefici. Obiettivo: confrontare due spese. Uno: la spesa manutentiva che si dovrebbe sostenere nei prossimi 30 anni per mantenere l’opera in esercizio. Due: la spesa legata a un’eventuale demolizione e ricostruzione ex novo.

Ma c’è anche la questione cinghiali in autostrada

Piove però sul bagnato. C’è stato un incidente il 26 gennaio 2020 mattina al km 295 della A14, nel territorio di Cupra Marittima. La Direzione di Tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia ha già fatto le prime verifiche. Qual è il problema? Il branco di cinghiali è stato sollecitato da una battuta di caccia in corso nei terreni attigui al tracciato autostradale. Ha abbattuto sia la recinzione sia la rete posta a chiusura delle barriere fono assorbenti. Attualmente sono in corso di completamento i lavori di ripristino di entrambe le recinzioni.

Quale soluzione al problema cinghiali in autostrada

Nel tratto interessato, compreso tra Cupramarittima e Grottammare, è in corso l’installazione di un nuovo tipo di recinzione antifaunistica: alta 1,8 metri. In più, c’è il rinforzo al piede della rete tramite l’infissione nel terreno di una rete elettrosaldata: ne aumenta la resistenza. Ed evita la possibilità di scavo al di sotto della stessa. Nel primo trimestre del 2020, i lavori saranno finiti.

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