Sinergia Mitsubishi e Renault: il futuro dell’Outlander passa dalla “clonazione”

Questa strategia di rebranding permette a Mitsubishi di risparmiare milioni in ricerca e sviluppo, evitando lunghi cicli di test e progettazione.
Mitsubishi outlander render KDesign Mitsubishi outlander render KDesign

L’alleanza tra Renault e Mitsubishi si sta rivelando una strategia vincente, a maggior ragione in questo momento delicato per la giapponese, almeno per quanto riguarda il mercato europeo. Mentre Nissan appare sempre più isolata nel suo percorso, con risultati altalenanti, Mitsubishi sta cavalcando le sinergie industriali a tutto campo. E lo sta facendo con decisione, portando nei propri showroom modelli Renault ribrandizzati e adattati.

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Basta guardare i modelli attualmente a listino per rendersi conto della politica industriale e commerciale del brand. La nuova Mitsubishi Colt altro non è che una Renault Clio con stemmi diversi; la ASX è in realtà una Captur sotto mentite spoglie, e all’orizzonte c’è anche una nuova Grandis, destinata a diventare una variante della crossover Renault Symbioz.

Mitsubishi ASX
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Questa strategia di rebranding non è solo una scelta estetica. Permette a Mitsubishi di risparmiare milioni in ricerca e sviluppo, evitando lunghi cicli di test e progettazione. Per ora, questa politica di “auto gemelle” riguarda solo l’Europa. In Nord America, infatti, la casa giapponese continua a vendere modelli più datati come la Outlander Sport, ma è probabile che presto anche quel mercato venga coinvolto da questa ondata di “clonazione”.

Nel mondo virtuale, però, questa evoluzione è già avvenuta. Il designer digitale brasiliano Kleber Silva, noto su Instagram come KDesign AG, ha immaginato tramite rendering una futura generazione di SUV Mitsubishi, tra cui la nuova Outlander e la compatta Outlander Sport.

Mitsubishi outlander render KDesign

Questi concept prendono ispirazione rispettivamente dalla Renault Scenic E-Tech, elettrica, urbana e compatta, e dalla nuova Renault Espace, trasformata in crossover ibrido dopo anni da monovolume. Se questa visione si concretizzasse, potremmo assistere a una completa “rinascita europea” della gamma Mitsubishi, fatta di piattaforme condivise, propulsioni ibride e design francesi reinterpretati.

Mitsubishi outlander render KDesign
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La nuova Outlander, per esempio, potrebbe adottare motorizzazioni mild hybrid, full hybrid e plug-in, rimanendo così competitiva sia sul fronte ecologico che su quello delle prestazioni. Ma Mitsubishi dovrebbe continuare a percorrere questa strada, sacrificando parte della sua storica identità JDM per un futuro fatto di efficienza, partnership e modelli condivisi? Un ritorno allo stile originale e indipendente, d’altronde, sembra improbabile.

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