Nissan sta adottando misure drastiche per rafforzare la propria stabilità finanziaria a breve termine. Secondo un’inchiesta esclusiva condotta da Reuters, la casa automobilistica giapponese avrebbe avviato colloqui con diversi fornitori in Europa e Regno Unito per negoziare ritardi temporanei nei pagamenti, con l’obiettivo di consolidare le proprie risorse di cassa durante un periodo di ristrutturazione aziendale.
Questa iniziativa si inserisce all’interno del piano di razionalizzazione operativa lanciato dal nuovo CEO Ivan Espinosa, salito al vertice della compagnia nell’aprile scorso. La sua strategia prevede una drastica riduzione dei costi operativi attraverso il taglio del 15% della forza lavoro globale e la chiusura di sette impianti produttivi, con l’ambizioso obiettivo di risparmiare fino a 500 miliardi di yen (circa 3,4 miliardi di dollari) nel biennio in corso.
A pesare sulle finanze del colosso nipponico sono state soprattutto le vendite in calo e un portafoglio prodotti datato, che hanno contribuito a generare una perdita netta di 4,5 miliardi di dollari nell’anno fiscale conclusosi a marzo.

Per ora, Nissan non ha ancora rilasciato previsioni finanziarie ufficiali per il nuovo esercizio. Le fonti interne riportano, dunque, che l’azienda ha contattato i fornitori proponendo opzioni flessibili: ricevere un pagamento immediato con un tasso d’interesse applicato oppure accettare termini di pagamento differiti. Una scelta che consente a Nissan di conservare liquidità senza interrompere del tutto il flusso commerciale con i suoi partner.
Le comunicazioni interne, esaminate da Reuters, confermano come i reparti acquisti e tesoreria delle sedi europee stiano lavorando a stretto contatto per realizzare questa manovra. Si tratta di un’azione cruciale per contenere le uscite finanziarie, anche se comporterà pagamenti maggiorati in futuro.

Nissan prevede un cash flow operativo negativo di circa 550 miliardi di yen per il primo trimestre dell’anno fiscale, un dato comunque in miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’azienda punta quindi su una ristrutturazione mirata per ritrovare competitività e resistere. Quest’ultimo l’imperativo che più si addice al brand nipponico.