J.D. Power ha pubblicato il nuovo report sulla qualità iniziale delle auto, l’indagine che misura il numero di problemi riscontrati nei primi tre mesi di utilizzo di un’auto nuova. Come sempre, i dati arrivano dal mercato statunitense, ma offrono indicazioni interessanti anche per gli automobilisti europei. Come sempre, sono i marchi giapponesi e coreani a dominare la classifica, mentre deludono marchi come Audi (all’ultimo posto) e Volvo.
Tra i “problemi” principali, secondo Frank Hanley di J.D. Power, sono gli schermi e la digitalizzazione: “I clienti sono costretti a scorrere troppe schermate per accedere alle funzioni principali del veicolo, come il climatizzatore o i comandi per l’apertura del garage. Molti considerano questi sistemi eccessivamente complicati e fonte di distrazione durante la guida. Per migliorare l’esperienza a bordo e ridurre i punti critici, le case automobilistiche dovrebbero continuare a prevedere controlli fisici dedicati per alcune funzioni essenziali.”
Quali sono le auto più affidabili? Ecco il report di J.D. Power

Ogni intervistato è stato chiamato a completare un questionario di ben 227 domande, un processo lungo ma necessario per analizzare nel dettaglio dieci aree chiave: infotainment, funzionalità e dotazioni, comandi e display, qualità dell’esterno, sistemi di assistenza alla guida, finiture interne, prestazioni del gruppo propulsore, comfort dei sedili, esperienza di guida e climatizzazione.
Lexus si conferma al vertice della classifica con il punteggio più basso di sempre: solo 166 problemi ogni 100 veicoli (PP100). Subito dietro, Nissan con 169. Seguono, tra i marchi più affidabili, Hyundai, Jaguar, Chevrolet, Honda, Dodge, Kia, Genesis (il marchio premium di Hyundai che sta arrivando in Europa), Jeep, Subaru e Porsche, tutti sotto la soglia dei 190 problemi, al di sotto della media complessiva di 192.

Ford sfiora la media con 193, mentre il dato peggiora sensibilmente per alcuni marchi premium come Volvo, che segna 258 problemi ogni 100 auto, mentre Audi addirittura 269. Tesla e Toyota, con 200 segnalazioni ciascuna, si posizionano in fascia intermedia, mentre tra le sorprese negative spicca Mazda, che totalizza 225, insieme a Volkswagen e Infiniti, tra i meno performanti sul fronte della qualità iniziale. Il dato generale conferma che l’affidabilità percepita non sempre coincide con la qualità reale nei primi mesi di vita delle auto.