Xiaomi ha presentato ufficialmente la nuova SU7 Ultra Nürburgring Limited Edition, approfittando dell’occasione per svelare anche il tempo ottenuto al Nürburgring dal prototipo: 6 minuti e 22,091 secondi. Un risultato che le consente di diventare la terza vettura più veloce di sempre sul leggendario circuito tedesco, dietro solo alla Porsche 919 Hybrid EVO e alla Volkswagen ID.R. Un netto miglioramento rispetto al tempo di 7:04.957 registrato dal modello di serie qualche settimana fa.
Xiaomi SU7 Ultra infrange il suo stesso record al Nürburgring

La nuova Xiaomi SU7 Ultra Nürburgring Limited Edition sarà prodotta in soli 100 esemplari e avrà un prezzo di partenza di 814.900 yuan (circa 97.249 euro), una cifra relativamente contenuta se rapportata all’esclusività e alle prestazioni offerte. Tra le dotazioni spiccano il cofano e l’alettone in fibra di carbonio, pannelli aerodinamici per il sottoscocca, sedili sportivi con cinture a sei punti e una semicella di sicurezza.
Molti di questi elementi sono già inclusi nel Track Professional Package disponibile per la SU7 Ultra standard, un pacchetto da 100.000 yuan (circa 11.933 euro) che porta il prezzo del modello a 629.900 yuan (circa 75.180 euro).

Il sistema di propulsione rimane invariato su tutte le versioni: tre motori elettrici (uno anteriore e due posteriori) per una potenza complessiva di 1.548 CV (1.139 kW). Lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in soli 1,98 secondi, mentre passa da 0 a 200 km/h in 5,85 secondi d da 0 a 300 km/h in 9,23 secondi, per una velocità massima di 350 km/h. L’architettura elettrica a 897 volt permette una ricarica rapidissima, con il passaggio dal 10% all’80% in appena 11 minuti. La batteria ha una capacità di 93,7 kWh, con un’autonomia dichiarata di 630 km secondo il ciclo CLTC.
L’auto della casa cinese riesce a mettere in ombra rivali come la Taycan Turbo GT da 1.108 CV. Ciò che sorprende è che Xiaomi produce automobili da appena un anno, ma il suo ingresso nel settore sta già rivoluzionando gli equilibri dell’industria. Per celebrare il record al Nürburgring, l’azienda si è inoltre assicurata i diritti di denominazione sulla curva 12 del tracciato, che ora porta il suo nome.