Un investimento non proprio “epocale” da 852 milioni di euro, proveniente dal sistema europeo di scambio di quote di emissione (ETS) tramite il Fondo per l’Innovazione, segna quella che è l’ennesima mossa strategica nell’ambizione dell’Ue di diventare un leader globale nella produzione sostenibile di batterie per veicoli elettrici.
In un panorama in cui la richiesta di veicoli elettrici continua a crescere e l’abbandono dei combustibili fossili si fa sempre più urgente, Bruxelles intensifica gli sforzi per rafforzare la competitività industriale, ridurre la dipendenza da fornitori extraeuropei e promuovere tecnologie verdi d’avanguardia.

Secondo Wopke Hoekstra, Commissario Ue per il clima, “questo investimento sostiene la decarbonizzazione industriale e potenzia l’innovazione europea, rendendo il nostro settore più competitivo e proiettato nel futuro”. Il bando, il primo in assoluto dedicato esclusivamente al comparto batterie, è stato lanciato ormai a dicembre 2024.
Dopo una selezione rigorosa tra 14 proposte presentate da otto Paesi membri, sono stati approvati sei progetti chiave, scelti per l’alto valore innovativo, l’impatto sulle emissioni di gas serra, la solidità tecnica e finanziaria e la capacità di rafforzare la resilienza della catena di approvvigionamento europea. Tra i progetti vincitori, si segnalano Verkor e Automotive Cells Company in Francia, Cellforce e Leclanché in Germania, NOVO Energy in Svezia e LG Energy Solution in Polonia.
Questi progetti produttivi contribuiranno a creare 56 GWh annui di capacità e a evitare circa 91 milioni di tonnellate di CO2 nei primi dieci anni di attività. L’attenzione, però, non è rivolta solo alla quantità, ma anche alla qualità. Le gigafactory punteranno su tecnologie di nuova generazione, efficienza energetica e processi produttivi a basso impatto ambientale.

Questo importante (seppur non certo miliardario) finanziamento rappresenta un tassello centrale nella strategia dell’Ue per l’autonomia industriale, offrendo una risposta concreta alle vulnerabilità legate alla dipendenza dall’Asia e potenziando al contempo l’intero ecosistema europeo delle batterie. Le sovvenzioni Ue copriranno sia costi fissi che operativi, con erogazioni legate a tappe specifiche. Gli accordi definitivi saranno conclusi entro il terzo trimestre del 2025.