Un gruppo di ricercatori cinesi sta rivoluzionando l’approccio alla gestione delle batterie esauste dei veicoli elettrici, impiegando algoritmi di intelligenza artificiale (IA) per prolungarne la vita utile. La tecnologia si propone come una soluzione potenzialmente dirompente per ridurre i costi di produzione, contenere la domanda di materie prime critiche come il litio e arginare l’impatto ambientale causato dal crescente accumulo di rifiuti elettronici.
Le batterie agli ioni di litio, cuore pulsante dei veicoli elettrici, sono considerate “esaurite” quando la loro capacità scende sotto l’80% del livello originale, quindi, solitamente, dopo 8-10 anni di utilizzo. Tuttavia, reintegrare gli ioni di litio all’interno di una cella “morta” potrebbe rigenerarne la funzionalità e allungarne drasticamente la durata.
La sfida per gli scienziati dell’Università di Fudan era individuare una molecola in grado di reinfondere efficacemente ioni di litio nelle celle degradate. Considerata l’immensità delle combinazioni chimiche possibili, il team ha scelto di affidarsi al machine learning per selezionare le soluzioni più promettenti.

“Non avevamo idea di quali composti potessero funzionare, quindi ci siamo rivolti all’IA”, ha dichiarato Chihao Zhao, membro del gruppo di ricerca, in un’intervista a Scientific American. L’intelligenza artificiale (IA) ha identificato tre molecole adatte, tra cui una ha dimostrato risultati eccezionali: il trifluorometansolfinato di litio (LiSO2CF2).
Secondo lo studio pubblicato su Nature, questo sale può essere inserito in una cella già assemblata, dove si decompone liberando ioni di litio senza alterarne l’integrità fisica, evitando lo smontaggio del pacco batteria. Il risultato, a questo punto, è una batteria capace di oltre 11.800 cicli di ricarica mantenendo il 96% della capacità, con benefici in termini di efficienza, sostenibilità e costi. Una scoperta che potrebbe ridefinire gli standard della mobilità elettrica.

La portata di questa innovazione è enorme. D’altronde, lo sappiamo, la batteria rappresenta circa il 40% del prezzo di un’auto elettrica. Riuscire a rigenerarla anziché sostituirla renderebbe i veicoli elettrici più accessibili e aumenterebbe la loro durata nel tempo, accelerando la transizione globale verso la mobilità a zero emissioni.