Helm.ai, giovane startup californiana con il sostegno strategico di Honda, ha presentato ufficialmente Vision, un sistema avanzato di percezione visiva pensato per potenziare la guida autonoma basata esclusivamente su telecamere.
Il progetto è destinato a essere integrato nella futura gamma Honda Zero, i veicoli elettrici attesi per il 2026, per offrire un’esperienza di guida hands-free sempre più evoluta. Secondo il CEO Vladislav Voroninski, però, l’azienda è in dialogo anche con altri costruttori automobilistici per concedere in licenza il proprio software, puntando così a una diffusione scalabile della tecnologia.
Il sistema utilizza un’elaborazione avanzata delle immagini provenienti da più videocamere per generare una mappa tridimensionale a vista dall’alto, utile per navigazione e gestione automatica della vettura. Il tutto è progettato per operare con hardware di ultima generazione, firmato Nvidia e Qualcomm, rendendo l’integrazione più semplice per i produttori.

Helm.ai ha già raccolto oltre 102 milioni di dollari di finanziamenti da partner come Goodyear Ventures, Sungwoo HiTech e Amplo, a dimostrazione dell’interesse crescente verso questo approccio software-centrico. La soluzione scelta strategicamente da Honda si inserisce nel vivace dibattito che anima il settore della guida autonoma: da una parte le aziende che puntano solo su videocamere (come Tesla e ora Helm.ai), dall’altra realtà come Waymo e Cruise, che preferiscono sistemi ibridi basati su LiDAR, radar e una molteplicità di sensori.
Secondo alcuni test comparativi, la configurazione multisensore, come appunto quella di Waymo, con cinque LiDAR, sei radar e 29 telecamere, si è dimostrata più affidabile in condizioni difficili. Tuttavia, l’approccio solo video presenta vantaggi notevoli: costi ridotti, implementazione rapida e maggiore scalabilità commerciale.

Il modello di licenza software adottato da Helm.ai consente alle case automobilistiche tradizionali di dotarsi di tecnologie avanzate senza stravolgere l’architettura dei loro veicoli. L’annuncio che Helm.ai Vision è ottimizzato per chip Nvidia e Qualcomm sottolinea anche un trend emergente: la personalizzazione hardware sarà sempre più decisiva. Infatti, la gestione in tempo reale dei dati dei sensori richiede elaboratori dedicati, ottimizzati per garantire reattività e sicurezza, riducendo l’errore umano che è alla base della stragrande maggioranza degli incidenti stradali.