La Hyundai Ioniq 6 aggiornata per il 2026 si prepara al lancio in Europa con un restyling che ne aggiorna look e contenuti, pur mantenendo la sua silhouette decisamente insolita. Un test di Heise che l’ha vista protagonista in un percorso da Zagabria a Cracovia, 850 km attraverso sei paesi, ha rivelato luci e ombre della berlina aerodinamica.
I designer hanno rielaborato il frontale, reso più aggressivo dai fari stretti e pixelati, e hanno rimosso un dosso dal posteriore, allungando lo spoiler residuo. Esteticamente, alla fine, è cresciuta di quattro centimetri, raggiungendo i 4,93 metri di lunghezza.

Tecnicamente, la capacità della batteria sulla Ioniq 6 è aumentata. Si può scegliere tra 63 kWh (dai precedenti 53 kWh) e 84 kWh (dai 77 kWh), portando l’autonomia massima WLTP teorica a 680 km.
L’abitacolo presenta schermi da 12,3 pollici rivisti, l’arrivo dell’agognato Android Auto e Apple CarPlay wireless, e una console centrale che integra interruttori fisici per riscaldamento e ventilazione sedili e finestrini. Il nuovo volante multifunzione è invece un omaggio enigmatico. Al posto del logo, presenta quattro pixel illuminati che rappresentano la lettera “H” in Codice Morse.
Nonostante l’aggiornamento, la maratona affrontata dalla Ioniq 6 ha messo in luce alcune criticità in termini di prestazioni di ricarica e consumi. La prima sosta in Ungheria, a una colonnina Alpitronic da 300 kW, ha visto la Ioniq 6 partire a miseri 80 kW. Tutta colpa dell’utilizzo di Google Maps invece del navigatore integrato dell’auto, saltando così il precondizionamento della batteria. La potenza, date anche le condizioni climatiche piuttoso fredde e la pioggia, è salita al massimo a 140 kW, ben lontana dai 260 kW massimi promessi. Un problema che si è verificato anche nella tappa in Repubblica Ceca.

Con un coefficiente di resistenza aerodinamica da auto sportiva (0,21), il display ha mostrato un consumo medio di 27,8 kWh/100 km nell’ultima tratta, contro un dato WLTP di 14,3 kWh/100 km. Discrepanza netta. Nonostante le condizioni meteorologiche (appunto pioggia costante e basse temperature) fossero estremamente sfavorevoli, pare che, come la precedente Ioniq 5, la Ioniq 6 debba ancora affinare l’esperienza del suo sistema a 800 volt in condizioni avverse. C’è ancora molta strada da fare prima che l’auto elettrica sia davvero “pronta all’uso” come un’auto a benzina.
