Il 2025 sta già segnando un punto di svolta per il mondo dell’automotive. Forse non quello che si sperava dalle stanze dei vertici dei grandi gruppo del settore. Dopo anni di slancio verso l’elettrificazione totale, infatti, molte case automobilistiche stanno ripensando radicalmente le proprie strategie. Honda è una di queste.
Dando uno sguardo sia in Europa, ma soprattutto agli Stati Uniti, la crescita della mobilità elettrica sta mostrando segnali di rallentamento, complice il progressivo esaurimento degli incentivi fiscali federali. Questo scenario crea un contesto più rischioso per investimenti da miliardi di dollari, spingendo aziende come la giapponese Honda a rivedere in modo drastico i propri programmi. Ricordate la mitica “Serie 0” che annunciava il futuro elettrico della Casa? Ecco, molto potrebbe cambiare a breve.
Secondo quanto riportato da Nikkei Asia, il colosso giapponese ha interrotto lo sviluppo di un grande SUV elettrico il cui lancio era previsto per il 2027. Parallelamente, ha deciso di ridurre sensibilmente i fondi destinati alla mobilità elettrica da qui al 2030. Si passa da un budget stimato di 10.000 miliardi di yen (circa 68,6 miliardi di dollari) a 7.000 miliardi (circa 48 miliardi di dollari).

Tuttavia, Honda conferma l’intenzione di lanciare due modelli elettrici strategici della nuova Serie 0, ovvero una berlina e un SUV medio, entrambi attesi per il 2026. Originariamente erano previsti sette modelli elettrici entro il 2030, ma al momento non è chiaro quanti di questi vedranno effettivamente la luce.
La casa nipponica sembra ora concentrarsi sul potenziamento della gamma ibrida, soprattutto in vista dell’andamento del mercato nordamericano, uno dei principali riferimenti per i suoi SUV. Honda, come anticipato, non è sola. In meno di un anno, numerosi costruttori hanno corretto il tiro sull’elettrificazione.

Lotus ha rinunciato alla totale conversione all’elettrico entro il 2028, Porsche ha dichiarato che aumenterà l’offerta di versioni ibride, ammettendo di non poter raggiungere l’obiettivo di un 80% di vendite full-electric. Anche Nissan, Mini, Volvo e Audi hanno rimodulato i propri orizzonti, tornando a puntare su motori termici o strategie ibride. Marchi come BMW definiscono il motore a combustione “la colonna portante” del proprio business. Lamborghini investe nei carburanti sintetici compatibili con i nuovi motori V8, mentre Mercedes ha avviato una “correzione di rotta” per allungare la vita dei propulsori tradizionali. Insomma, il 2025 dimostra quindi che il futuro dell’auto non sarà scritto solo a batterie.