Oggi un’auto può somigliare a un’astronave scintillante, un pick-up si può trasformare all’occorrenza in un SUV e una city car può essere decorata con grafiche e linee prima impossibili persino da immaginare. Un tempo confinati nei saloni dell’automobile, oggi questi veicoli “fluidi” stanno diventando realtà concreta, con in testa la Cina, epicentro mondiale della sperimentazione automobilistica. Nel più grande mercato dell’automobile globale, i produttori di veicoli elettrici non vedono più l’auto come una macchina da ingegnerizzare, ma come una tela bianca su cui esprimere creatività. Cosa è successo allora?
La moderna rivoluzione tecnica che ha sdoganato forme fino a ieri impensabili. Al centro di questo cambiamento c’è la piattaforma “skateboard”, ovvero un telaio completamente piatto, che ospita batterie distese lungo il pianale e motori elettrici compatti montati sugli assi.

Tutti i componenti tecnici, sospensioni, elettronica, cablaggio, sono integrati in una lastra sottile. Sopra questa base, i designer possono progettare (praticamente) qualsiasi tipo di carrozzeria, dalla berlina al crossover, senza modificare la struttura sottostante. La libertà progettuale è totale. Con l’assenza di ingombri meccanici come l’albero di trasmissione o il motore termico, le ruote possono spingersi ai margini del veicolo, il pavimento risulta piatto, e gli interni diventano più ampi e modulabili. Il baricentro si abbassa, migliorando senza dubbio la stabilità. Spuntano anche nuove soluzioni come il “frunk”, il bagagliaio anteriore, reso possibile dalla mancanza di un motore convenzionale.
Anche il software gioca un ruolo centrale. Sistemi come lo steer-by-wire e brake-by-wire eliminano i collegamenti fisici, aprendo la strada a cruscotti minimalisti, volanti retrattili e pedaliera nascosta. Le auto diventano veri “dispositivi mobili su ruote”, aggiornabili over-the-air per cambiare dinamica di guida, interfacce grafiche o effetti sonori.

In questo scenario, il termine, ormai familiare a molti, “software-defined vehicle” acquista pieno significato. La personalità dell’auto si definisce più attraverso codice che attraverso bulloni. Anche giganti della tecnologia come Sony e startup come Slate Automotive si affacciano in questo nuovo panorama modulare, con proposte che vanno da mini elettrici alle urbane low-cost fino a pick-up trasformabili.
I brand di lusso reinventano l’auto ammiraglia come una lounge su ruote, con realtà aumentata, comandi tattili e scenari di guida immersivi. Il design automobilistico non sta finendo, sta semplicemente esplodendo.